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21 febbraio, 2007

19 febbraio, 2007

2027

2027 e' il numero della camera d'albergo. la 2046 non esiste senno avrei senz'altro chiesto di cambiarla. sto usando il pc della hall dell'hotel e ho i minuti contati. La tastiera anglo-cinese che sto usando mi fa uscire pazza. non si capisce una mazza. Oggi abbiamo camminato un sacco. il tempo e' sempre bruttino ma fa caldo. domani macao. Hanno fatto dei fuochi d'artificio sulla skyline incredibili. ovviamente non sapevamo ci fossero e ce li siamo visti dalla camera d'albergo appena arrivati. che sfigati. Anche se alla fine io odio il rumore dei fuochi, quindi tutto sommato non mi e' nemmeno troppo dispaciuto. Vi mettero' due foto-tristezza scattate da dietro il vetro.

Solo un assaggino di Hong Kong


Si lo so, dovevo andare a dormire ma sto inviando dei file via skype, quindi rieccomi qui. Allora qui sopra grande attesa per la parata di Capodanno. Noi siamo scappati. C'era un bordello indescrivibile. Come se HK non fosse già normalmente abbastanza sovraffollata.


Foto della metro. Bella, no? Si vede che sono passati gli inglesi.


Da un passaggio sopraelevato. A HK ce ne sono tantissimi. Come a Parigi, con la rete metropolitana, esiste una vera e propria città sotterranea, qui a HK sopra alla città normale se ne trova un'altra costituita da questi passaggi che sovrastano le vie e ti portano da un centro commerciale all'altro per poi finire magari in una stazione di metro. Non so se mi piace più l'idea o il fatto di percorrerli. Considerata la quantità di scale che mi sono sparata tra questo pomeriggio e questa sera... direi la prima, va'. Ora 'notte per davvero.

18 febbraio, 2007

Vi presento Deng


Sarò rapida perchè la connessione in albergo costa un'esagerazione (apprezzate la mia totale dedizione al mestiere di blogger). Siamo arrivati a Hong Kong oggi pomeriggio. Ieri sera e questa mattina li abbiamo passati a Shenzhen (leggesi sciengèn). Città "nuova", ovvero sviluppatasi in maniera impressionante, tanto che oggi conta 15 milioni di abitanti, negli ultimi 25 anni. Voluta da Deng Xiaoping: da qui la gigantografia della prima foto, che si trova ad uno degli incroci principali della città. Mi ha fatto un po' strano. Di solito, il soggetto preferito dai cinesi è Mao. Qui non se lo caga nessuno.


In questa immagine la vista da casa di Paolo. Il tempo, come potete notare, non è un granchè. Se non che fa caldo e si sta in maglietta anche di sera (la Meimei starà rosicando come al solito, lo so).


Questo invece è un parco bellissimo sempre sotto casa di Paolo. Fa abbastanza impressione vedere tanta vegetazione. A Shanghai è tutto grigio. Così, devo ammetterlo, anche una città che non ha nessuna particolare attrazione turistica come Shenzhen, non riesce a non colpirmi.

Che altro? A Shenzhen ci sono tantissimi mendicanti. A Shanghai, a parte il racket dei bambini di Tongren Lu che ti seguono per strada alla due del mattino, è raro vedere qualcuno che ti chiede soldi.

E poi... ah si, ho mangiato a un giapponese da paura. Altro che il pesce surgelato che ti smollano a Shanghai. Vero sushi, vero sashimi. Buonissimo. Vado a leggere qualcosa. Bonne nuit...