Eccomi giunta in patria. Un po' disfatta da un viaggio che alla fine è durato 24 ore, ma comunque molto contenta di essere a casa per due settimane... E' incredibile come in Italia, o almeno a Casale, sembri tutto uguale a sempre. E come questo fenomeno riesca ancora a spaesarmi. Ieri sera, nel tragitto in statale che si fa da Malpensa a casa, con la nebbia, i paesini deserti, le case basse e le strade strette, senza nessun negozio aperto, avevo l'impressione di essere sospesa nel tempo. A Shanghai è viva anche la notte. Qui c'è una quiete che stranisce. Non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione di disagio. La stessa di quando si creano silenzi imbarazzanti mentre chiacchieri con una persona che non conosci bene ma che ti piace molto. Cerchi disperatamente di trovare nuovi argomenti di conversazione e non ci riesci, perchè l'ideale sarebbe riuscire a rilassarsi e lasciare la conversazione fluire da sè. Devo riprendere confidenza con l'Italia. Forse anche con il silenzio. Non ci sono più abituata. E il paradosso è che, quello con cui ho perso sintonia, è un modo di vivere che si sposa molto meglio con la mia indole da novantenne-dentro rispetto al caos shanghainese. Forse mi si devono solo svuotare le orecchie dai rumori cinesi. Oggi mi piacerebbe restare zitta tutto il giorno. E invece dovrò fare miliardi di cose e vedere un sacco di persone. Ma questa sera non esco, me la tengo per me.
Bacini, la vostra Mme più stordita del solito.
1 commento:
Ben tornata....... ;)
C.
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