21 gennaio, 2007

Johnny Depp e il collegamento mancato

Ho fatto un sogno stupendo. Presente quando ti alzi felice (complici anche le 10 ore di sonno) e riesci anche a ricordare un sacco di particolari? Tutti presupposti dell'appagamento. Allora, ero in campagna, suppongo nel Monferrato, e mi trovavo a un bivio. Non so perchè ma ero Juliette Binoche in Chocolat (film che non mi è neppure piaciuto) e con me c'era ovviamente anche la piccola bambina rompiballe, che faceva la mia coscienza. Stavamo andando in Francia a piedi. Lo so, anche in sogno ho delle idee del cazzo. Al suddetto bivio decidevo di prendere la strada di sinistra (nel dubbio va sempre meglio). A un certo punto lo sterrato si tramutava in un sentiero di libri immerso nella natura. Un lastricato di volumi da pestare. Camminavamo proprio sui libri. Entravamo anche in delle case, parte integrante del percorso, e la pavimentazione dei corridoi era ricoperta di piastrelle di libri che si potevano staccare. Continuo a parlare al plurale ma onestamente non mi ricordo se mia figlia era ancora lì. Ero estasiata. In una casa ne ho anche rubati due (ecco, se la mia coscienza girava ancora nei dintorni di certo non devo averla cagata molto) e comprato uno. C'erano titoli dei miei autori preferiti che non avevo mai sentito prima, come facevo a non approfittarne?
A questo punto la vicenda si interrompe e lascia spazio a un altro sogno che non ricordo. Non sono quindi arrivata in Francia e non ho conosciuto Johnny Depp.
Avevo quasi trovato il link a una mia pippa mentale di qualche settimana fa. Si, certo, ora ve la racconto. Avevate qualche dubbio? Allora, quando ero in Italia nel giro di tre giorni mi sono successe tre cose apparentemente indipendenti ma collegate da un filo. Tutto è cominciato a Roma una sera che in TV davano Intrigo Internazionale di Hitchcock. La scena di Cary Grant tra i campi che evita l'aereo col diserbante. Il giorno dopo, arrivata a Casale, decido di guardare il Dvd di Arizona Dream, che era uno dei miei film preferiti anni fa. E lì c'è la scena divertentissima di Vincent Gallo che recita su un palco proprio quello spezzone di Hithocock. Ne parlo con er Gina che mi suggerisce di rivedere il Padrino II per chiudere il cerchio (in Arizona Dream, verso la fine, è citata anche una scena di Michael e Fredo, NdM). E invece no, mi succede di meglio. Il giorno successivo vado in giro per saldi e... da(n) dan, non trovo un piumino bianco da eschimese identico a quello stupendo che indossa Johnny Depp nell'ultima scena di Arizona Dream? Ovviamente lo compro. Ma, al di là del risvolto consumistico, questa cosa mi ha lasciata esaltata per giorni. Dopo questi tre eventi ero davvero in attesa succedesse qualcosa per continuare la catena e questa notte c'ero quasi riuscita. E, comunque, ammetto che conquistare Johnny mi sarebbe piaciuto indipendentemente dalla necessità di ritrovare un filo logico. Tra l'altro, rimorchiare nei panni di Juliette Binoche sarebbe stato molto più semplice.
Fine.

4 commenti:

Kùrt ha detto...

una pregunta...cosa avevi ingerito prima di andare a dormire??...sono piuttosto invidioso...in primis per quanto il sogno era articolato e poi perchè non ricordo un mio sogno da tempo immemore...uff..non sarebbe stata male come scena per in meraviglioso mondo di amelie..

Re_Fuso ha detto...

niente male ma ti batto..io sogno di essere l'uomo ragno... in modo ricorrente

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

MA che diavolo di sogni fai? stupendi. IO ho smesso tempofa i meii sogni da intrigo internazionale. C'era sempre un complotto ma non si sapeva bene a danno di chi. Rileggiti il mio post discorsi sul cinema I. Insomma le coincidenze mi stregano. Ma sei sicura che invece della binoche non eri quel vaccone della mamma Gilmore e al tuo fianco avevi quella rompina di rori???

madame ha detto...

no,no, (vaccona sarai te) ero la binoche. e la figlia, tra l'altro, era senz'altro un mio alter ego, più giovane e più moralista, ancora aggrappata alla dicotomia bene/male. Si, mi ricordo il tuo discorso sul cinema. Approvo ma non mi era mai successo. Ora sono in attesa che capiti qualcosa'altro.
Fare bei sogni è molto raro, non mi succede mai. Tra l'altro pensa un po': Arizona Dream l'ho visto la prima volta perchè Pietro era impressionato dal fatto che io sognassi sempre di volare e mi aveva regalato il VHS. Ieri ero troppo serena.