29 settembre, 2007

Fetish presents

Ma che dolce Alice... sono commossa. E' da esattamente un anno che ci conosciamo e per festeggiare mi ha preso un regalino nel mio negozio preferito di giocattoli per adulti. E non sto parlando di un sexyshop. La scorsa settimana le avevo fatto una testa assurda sugli oggetti di latta, quelli con la molla che dà la carica e li fa muovere. Sapete che ogni tanto mi fisso su certi oggetti (vedi i caleidoscopi o le snowballs di vetro, per esempio). E quando sono fissata intendo proprio dire che sono fissata. Regalarmi una cosa su cui mi sono fissata è sì un modo per dare corda ad alcuni risvolti patologici della mia mente ma è comunque un sistema infallibile per farmi il regalo perfetto e quindi riempire il mio cuoricino di gioia (blush). Ora, evito magari di farvi un elenco degli oggetti che mi piacciono perchè potreste anche prenderlo per un suggerimento un po' troppo esplicito, tanto più che si sta avvicinando il mio compleanno... Comunque, e poi la smollo che vado a fare dodo, non c'è paragone tra un regalo azzeccato per il compleanno e uno azzeccato in una circostanza qualunque. Molto ma molto meglio quest'ultimo.

28 settembre, 2007

?

La Ally e Annika cominciano ad odiarmi: da settimane le costringo ad ascoltare continuamente i Coldplay. Ho deciso, per non far torto a nessuno, di estendere la tortura anche a voi. Il video è tra l'altro praticamente identico a quello di sotto, intuite da soli in che stato di alienazione sta versando la casa delle cause perse a causa mia. La canzone comunque è bella davvero.

Oggi è un anno esatto che vivo in Cina.
Sono contenta di molte cose. Molto insicura di altre. Mi sento come un foglio bianco che ha paura di essere scritto. Si ok, le metafore non sono il mio forte ma penso abbia reso l'idea.
E' solo per chiedere alle persone che mi vogliono bene di avere pazienza.
Baci baci, vostra Là

27 settembre, 2007

Creative session


Oggi pomeriggio mi sono messa a realizzare un po' di mascherine da notte. Presente quelle da aereo? E' un accessorio che, va bene lo so insultate pure, mi piace un casino. Peccato che in giro, quantomeno nei negozi italiani, ci siano solo esemplari di una tristezza allucinante. Non trovando mascherine carine nemmeno in Cina (qui almeno ci sono quelle di Hello Kitty, però, NdM) ho pensato che avrei potuto farmene io da sola. Premetto che non sono assolutamente capace di cucire. Cmq, oggi, dopo averne preparate due da regalare a Lulli e Max che partono la prossima settimana per l'Italia, ho ricamato su una mascherina per me la "ninna nanna" del post qui sotto. La foto è orrenda, lo so, ma è fatta col mac e poca luce. Non rende manco un centesimo quanto figa è venuta. giuro. Che dite? Comunque sia mi sono presa troppo bene. Sorvolo giusto sul tempo che ho impiegato per cucire tutte le lettere.

N.B. Fortunatamente in tutto questo ero allietata dalle chiacchiere delle mie due adorabili coinquiline. Il quesito principe da cui poi si è sviluppata la conversazione è stato posto dalla Ally: "ma non è che non trombo perchè non inoltro mai la catene di Sant'Antonio?". Io e Annika ci siamo guardate allarmate: "ehm...". Vi lascio immaginare i discorsi che ne sono seguiti.

26 settembre, 2007

Sweet Mao

24 settembre, 2007

Per Alice

Oggi sono prolifica. Tra l'altro, ma che bono è Chris Martin?

"E' meglio una delusione vera di una gioia finta..." (tutto sommato)

Ieri sera Monica ha ribattezzato casa nostra la Casa delle Cause Perse. Dato il nostro spiccato senso dell'autoironia il nuovo nome ci è pure piaciuto. E' obiettivamente azzeccatissimo per tutti e 4 (noi+Mao). Personalmente ho un grande handicap relazionale: non riesco a "lasciar perdere" persone che probabilmente non vale la pena avere vicino. Odio i momenti di tensione nei rapporti, ho sempre bisogno di mettere a posto, chiarire, riallacciare. Lo faccio per default, anche con persone di cui me ne frega poco, figurarsi con quelle a cui tengo. Ho una capacità di ostinazione nelle situazioni frustranti che è sorprendente. Istintivamente mi verrebbe anche da pensare che sia una qualità: alla fine è sempre indice di un reale attaccamento. E ogni tanto porta anche a delle soddisfazioni. Ma molto più spesso, mi sembra, condanna a delusioni e perdite di tempo. E' possibile imparare a fottersene? A lasciar andare via quando un rapporto dà più frustrazioni che piacere?


My favorite lullaby

22 settembre, 2007

Marcello il problema è proprio quello!

18 settembre, 2007

Nella morsa del tifone

A Shanghai si prevede per domani l'arrivo del tifone Wipha. In realtà è da ieri sera che diluvia più o meno ininterrottamente. Oggi ho passato un pomeriggio del cavolo. Più che altro mi sono resa conto di non essere in grado di gestire me stessa in situazioni di allarme. Dunque, causa pioggia rimango bloccata in casa. A un certo punto mi accorgo che inizia a colare dal soffitto un rivolo d'acqua. Per essere precisi la cascatella ha origine da un faretto della cucina, fortunatamente spento. Scendo a cercare qualcuno del management. Non è un caso che una delle mie frasi preferite in cinese sia "mi puoi aiutare?". Il tipo mi segue e, dopo aver fatto un primo sopralluogo e aver contattato il padrone, decide di chiamare un collega. Le due menti, non capisco ancora in base a quale logica, decidono di accendere la luce del faretto ancora sgocciolante. Saranno mongoloidi?! Inizio a gridare che non voglio la luce. Questi mi ribattono con un discorsone in cinese, di cui ovviamente non capisco assolutamente nulla. Io che ripeto di staccare l'elettricità. Alla fine riesco a convincerli. I due se ne vanno. Resto due ore in casa ad aspettare che torni Alice. Senza elettricità, senza internet, senza mac... insomma, una palla. Torna la Ally e, tramite un suo collega cinese chiamiamo il padrone, il quale sostiene, bella lì, che è colpa mia perchè ho cacciato le persone che erano venute ad aiutarci... chiaro, no?
Epilogo (forse): è appena arrivato il padrone. E' tornato coi due aiutanti di prima. Si sono addentrarti in cucina camminando a piedi scalzi sul bagnato e hanno acceso la luce. Io e Annika ci siamo accampate sul divano. Servirà ad isolarci? Mo' vediamo cosa riescono a combinare 'sti tre premi nobel.
Se non mi sentite per qualche giorno comunque non vi allarmate, può anche essere semplicemente che la connessione non funzioni... :-)

16 settembre, 2007

Auguri Sole!!

15 settembre, 2007

Auguri Bea!!

13 settembre, 2007

Lo stato delle cose

Brava Giulia. si vede che stai scrivendo la tesi, sei molto più profonda di me. Ti voglio molto bene. E grazie per la foto con dedica che hai messo sul tuo blog...

11 settembre, 2007

ciao silvia

Silvia, sei Silvia l'architetto, vero? un saluto anche a te... bacio Laura

07 settembre, 2007

Interazione dal confino cinese


Mi spiace un casino non poter rispondere ai vostri commenti. Ormai la censura ha raggiunto anche splinder, tra l'altro, quindi Orson se non mi senti più è per questo motivo. Volevo però salutare:
1. Silvia, l'amica di Annika.
Annika mi ha detto che vai a un matrimonio o me lo sono sognata? Comunque che invidia, Bali per un mese...
2. Enrica! Ciao, ma dove sei andata alla fine in vacanza? Non mi ricordo più... perchè dopo l'esame non prendi dieci giorni e vieni a Shanghai per un week end e poi andiamo a farci una settimana in Malesia o Thailandia?
3. Marco. Che fighi i goldfrapp. Ma sai che non riesco nemmeno a scaricare i tuoi link? Rosico un po', anche perchè pure per scaricare con emule qui ci metti i secoli. No way out.
;-)
4. Ciao Ale, tutto bene? Salutami tanto Teo e tutti gli altri!
5. Gina: ci sei? Ieri ho riprovato a chiamarti, ma meiò. mi manchi un casino, ho voglia di parlare con te. Rimetti internet in casa, dai, non se ne può più. A questo punto ne va del nostro rapporto.
Ho finito? Penso di sì. Baci baci a tutti, mi rimetto a lavorare.

06 settembre, 2007

Auguri in ritardo...

... al blog, il cui compimento del primo anno di vita è passato totalmente inosservato. Madame ingrata.

04 settembre, 2007

Goodbye summertime?

Sono come di consueto svaccata sul letto ad arrovellarmi le meningi per trovare qualcosa da fare. Cercherò di descrivervi il mio stato d'animo di questi giorni facendo riferimento ai fatti o alle circostanze più salienti (in ordine di rilevanza):
1. Non ho ancora ricevuto il bonifico del mese, cosa che, a priori, da ormai più di una settimana mi impossibilita a fare qualunque cosa che dia anche un finto sapore di utilità alla mia esistenza (anche il Laboratorio Creativo ha interrotto momentaneamente l'attività per assenza di fondi).
2. Sono appena stata alla mia prima lezione di danza del ventre con Alice. Ecco: immaginatevi cosa può essere per due pali la prima lezione di danza della propria vita, tantopiù se del ventre, tantopiù se in cinese. Mmm... Ho il terrore che Annika ci venga a riprendere di nascosto con a telecamera.
3. Ho finito la 4 serie di Alias e non posso comprare la 5 (sempre causa circostanza numero 1) .
4. Non ho da lavorare. Di solito questi momenti me li godo in pieno ma non avendo soldi da spendere la situazione è tristemente ribaltata.
5. Piove e fa un freddino insolito per essere inizio settembre a Shanghai.
Ora la smetto di lamentarmi e vado a praticare l'unica attività, escluse quelle fisiologiche, che mi rimane da svolgere. Meimei ti lascio indovinare.

02 settembre, 2007

Garçons d'à Côté (racconto trash)

Ieri sera andiamo a cena a Xintiandi io, la Ally, i Gaspa e due Comari (Alessio e Simo). Di fronte allo Starbucks hanno da poco aperto Paul, ovvero la boulangerie di Parigi dove per mesi, 5 anni fa, mi sono nutrita di pains au chocolat, tartellettes aux framboises, quiches e altre cosine libidinose. Ci fiondiamo dentro e gli smolliamo ben 10 euro in brioches per la colazione. Comunque, a fine serata sforno un pensiero molto carino (sarà che dentro Paul suonavano Amélie Poulain?): "Ally, potremmo portare due pains au chocolat ai vicini di casa francesi". I vicini sono due cessi, tra l'altro pure fidanzati, quindi nessun secondo fine. Io non li ho ancora conosciuti. Volevo solo fare una cosa carina per dare avvio a dei buoni rapporti di vicinato. La Ally, che invece ha già avuto il piacere, mi smonta subito l'idea: "guarda, si sveglieranno tardissimo, sono sempre ubriachi. Li ho visti tre volte. Le prime due di notte qui sotto che non stavano in piedi. La terza di giorno che mi chiedevano se ero io la vicina di casa". Manco il tempo di dirlo. Apriamo il portone della nostra palazzina. Saliamo le scale. Ad attenderci, sulla rampa appena al di sotto della loro porta, un tappeto di vomito. Anche loro avevano avuto un pensiero carino per il vicinato. Il vomito non è bello. Soprattutto quando sei a tua volta un po' alticcio e hai appena fatto uno spuntino con un pain au chocolat, un pacchetto di M&M's e un pezzo di pane ed è tardi e sai già che dovrai impegnarti di brutto a digerirli mentre dormi.
Epilogo: siamo sveglie da due ore e nessuna ha le palle di aprire la porta e verificare se le grida dei cinesi stamattina erano motivate dalla scoperta del vomito o dal disgusto mentre lo stavano altruisticamente pulendo.
P.S. mi stanno di nuovo simpatici i Cinesi.