31 ottobre, 2006

Ehm...


Mi sono appena accorta (cioè, veramente me l'ha fatto notare una mail preoccupata di Davide Br.) che l'ultimo micro-post, dopo la menata della censura, poteva essere letto in maniera ambivalente... scusate, pensavo avreste capito tutti a cosa mi stavo riferendo... non ad eventuali conseguenze della politica censoria locale ma all'ultima gara della motogp. Ora, non mi prendete per il culo, vi supplico, ma ci sono rimasta malissimo. Quando ho scritto quella frase ero appena tornata da una passeggiata alcoolica con Annika, ancora sotto choc. E non mi andava di leggere commenti sulla gara (si accettano solo tentativi di consolazione)...

29 ottobre, 2006

Non ci posso credere. Per favore non fate commenti.

Post sfogo

Ora, dopo lo sbrocco selvaggio sulla censura, vi carico quest'immagine di Pudong, l'area più moderna e recente di Shanghai (vent'anni fa non c'era assolutamente nulla). Qui potete ammirare la parte più turistica. In realtà Pudong è una zona immensa della città, secondo me troppo alienante. C'è chi sostiene sia molto più vivibile di Puxi (dove sto io) perchè meno inquinata (sa un po' di presa per i fondelli, considerata la città di cui stiamo parlando...), con più verde ecc. A me sembra solo un non-luogo, anche se la mia opinione non vale granchè al riguardo considerato che normalmente adoro i posti vecchi, consumati dalla storia (non faccio neanche nomi, tanto avete capito tutti a cosa mi riferisco). Il perchè di questa foto: venerdì sera mi sono imbucata a una festa di addio di un ragazzo italiano che aveva affittato un battello per l'occasione. La media degli invitati, quasi tutti italiani, corrispondeva manco a dirlo al tipo umano che meno sopporto. Comunque: tre ore di navigazione sul fiume, col solito clima strepitoso, alcool gratis e una vista bellissima. Il nuovo ha comunque un suo fascino e il giro in battello è una figata, soprattutto se è buio e non hai la percezione di galleggiare su un liquido marrone. Niente a che vedere con un giro in barca a Venezia di notte, chiaramente (alla fine l'ho nominata, scusate non ce l'ho fatta... non ce l'ho proprio fatta, che pena). Comunque è stato bello. Quando torno giro in battello sul Po, vi va? Perchè non la cena del 23 dic., ad esempio? Noi, l'agnolotto e la pantegana?

Riflessioni incazzose

Son troppo indiavolata. Continua a non aprirsi il blog (abbelli, non approfittate per scrivere porcate nei commenti, tanto il mio stupendissimo Gian gentilmente mi fa la rassegna stampa inviandomeli via mail!!!). Ho cercato un po' su internet, volevo anche aderire all'appello di Amnesty rivolto ai blogger di tutto il mondo contro la censura ma, indovinate un po', non mi si apriva la pagina. Questa situazione mi fa troppo incazzare: che senso ha poter leggere quando mi pare tutti i giornali online del mondo ma non avere la possibilità di consultare le ricette di cucina del Cavoletto di Bruxelles???? Il mio blog vi sembra vagamente politico? Tra l'altro: ho mai avuto io un'opinione politica? Potrei rispondere sotto qualche aspetto all'identikit del tipico sovversivo? Mi vedete sfilare a una manifestazione di protesta (già solo per il fatto che mi scappa la pipì ogni venti minuti la cosa si fa impossibile). E allora? Comincio a rimpiangere i tempi in cui il mio problema esistenziale principale era riuscire a trovare le strisce depilatorie. Osservazione che, tra l'altro, permette di rimarcare la profondità di pensiero di questo blog: che cacchio c'è da censurare? Pechino non lo sa ancora ma ha creato un mostro. Ora, con la stessa determinazione con cui ho risolto la questione della striscia, verrò a capo anche di questa. Intanto: i miei amici blogger mi inviano via mail i loro nuovi post? Mi mancate un sacco...

28 ottobre, 2006

Non riesco più ad accedere al blog

Sono tre giorni che non riesco a visualizzare il blog anche se posso continuare a scrivere: non capisco il perchè ma ho il timore che il problema sia legato a ragioni ben precise. Quindi non riesco a leggere i vostri commenti, che palle! In realtà non è solo il mio blog che non riesco ad aprire ma tutti quelli il cui indirizzo finisce con blogspot.com... Giulia, Marti e Carlo se la situazione non evolve mi dovrete mandare i vostri post via mail, tipo newsletter. Posso ridire che palle???

27 ottobre, 2006

Sono appena stata abbordata su skype

Non che sia una cosa insolita, skype è molto usato per il rimorchio alla cieca. Comunque vi prego: beccatevi il soggetto (spero si legga bene, in caso cliccate sulla foto). Buona serata a tutti. ps. Jimmy: se questo non è trash...

26 ottobre, 2006

I hate shopping


Pomeriggio passato con Annika e Monica nel tentativo di fare shopping. Nella Concessione Francese c'è qualche negozietto carino ma hanno delle taglie impossibili. Tipo: se mai mi verrà voglia di comprare una maglietta credo che dovrò rinunciare al concetto di manica lunga. I pantaloni o le gonne penso potrei infilarli a malapena ad altezza ginocchio. Le taglie qui andranno dalla 34 alla 40 (praticamente le 40 sono le taglie forti). Così dopo due ore di inutile peregrinare siamo finite da Zara. Da cui sono scappata dopo circa due minuti. Stavo veramente sclerando. Già non mi piace troppo fare shopping (soprattutto da quando mi pago io le cose) ma cercare e non trovare è troppo troppo una palla.
Arrivata a casa ho avuto un'altra brillantissima idea: fare le scale (Checco sii orgoglioso di me). Ieri in realtà ero già scesa due volte a piedi e siccome non era stato poi così massacrante ho deciso di fare la figa: al 7° piano ero già al collasso ma ho deciso di perseverare, con pausa al 10° e al 14°. Un'esperienza irripetibile. Ora sto seduta al tavolo, chatto con Annika e intanto ascolto beatamente la colonna sonora di In the mood for love sorseggiando la ventesima tazza di oolong tea della giornata, consapevole che questa sera non farò più una mazza. AHHH.

25 ottobre, 2006

Un felice epilogo

Ho trovato le strisce depilatorie. ITALIANE. Non vi dico quanto le ho pagate perchè mi sento male solo a pensarci. Comunque: mi metto all'opera. A dopo!

24 ottobre, 2006

Quando la mattinata è molto lunga...

... si riesce a fare un sacco di cose inutili. Ho appena scritto una mail alla Veet domandando perchè non esportano la ceretta in Cina. Qui non esiste proprio il concetto di depilazione a "strappo" . Usano solo la crema depilatoria (abbiamo già avuto modo di parlarne). Ora: Gian, Brandy, Checco ecc. sapete perfettamente quanto io ci tenga normalmente a queste cose. Ma ormai qui stiamo parlando della necessità di mantenere un minimo di decenza. O di nascondere l'indecente che è dentro di me. O sopra, fate voi. Mi risponderanno?

E' arrivato l'autunno

Di nuovo: non sono neppure le 6 di mattino e sono sveglia da un'ora. Ho fatto un incubo, non riuscivo più ad addormentarmi e così mi sono messa a scrivere. In qs giorni, tra l'altro, il blog sta andando avanti solo grazie alla mia insonnia. A Shanghai è calato improvvisamente il freddo. Credo che in Italia sia peggio, cmq ieri sera ho dovuto mettere maglia di lana, giubbottino e sciarpa di simil-shantung. Una tragedia. Era così bello illudersi di poter stare sempre in maniche corte.
Questa mattina ho visto la mia prima alba shanghainese ed era abbastanza colorata. Niente nebbia, qualche striatura rosa e i soliti uccellini che cinguettano. Non essendoci alberi nei dintorni forse dovrei cominciare a sospettare che ci sia un nido proprio qui accanto. Merde.

22 ottobre, 2006

La domenica mattina

Ieri notte sono andata a letto che erano quasi le 3, mi sono svegliata alle 7 e ora sono letteralmente devastata dal sonno. C'è una nebbia molto padana, i tassisti suonano già i clacson a manetta (un giorno vi racconterò anche del dannato inquinamento acustico), gli uccellini cinguettano allegramente e la vostra Là ha la testa che le scoppia (solo tre birrettine piccole piccole ieri sera, giuringiurello). A proposito di uccellini ieri nel tardo pomeriggio mi sono presa un coccolone. Dunque, sono più o meno le 7.30, sono a casa da sola, mi devo preparare perchè abbiamo invitato Annika a cena: entro in camera e che ci trovo? Un passerottino che sta sbattendo rumorosamente le ali tra le tende della nostra stanza. Pianto un urlo, telefono ad annika supplicandola di venire subito, anche lei ha un po' caga e mi propone: porto il gatto? Decido allora di adottare la strategia messa a punto per le cimici e rinchiudo il cosino in stanza. Carlo nel frattempo non arriva e intanto io mi chiedo perchè sono così sfigata: a pavia la pantegana, qui l'uccellino? Proprio io che non riesco a relazionarmi per niente col mondo animale. Dopo un po' prendo coraggio e apro la porta e non sento più rumore. Il piccolo essere ha capito che non era il benvenuto e ha alzato i tacchi da solo: che bravo, le cimici non sono così intelligenti. Comunque ho vissuto una decina di minuti hitchcockiani (a un certo punto ho sentito casino sul balcone piccolo, probabilmente erano i vicini nel balcone di fianco, ma ero talmente sclerata che ho cominciato a urlare da sola: OOOH. BASTAAA. come se i cinesi e/o gli uccellini del caso potessero capirmi). Ecco gli inconvenienti del vivere al 18simo piano.
A questo punto una domanda sorge spontanea: qualcuno sa dirmi a che quota volano i falchi?

21 ottobre, 2006

Auguri Giulina

19 ottobre, 2006

Caos Calmo/2

Oggi non avevo niente da fare e alla fine l'ho divorato, alla facciazza delle belle parole di ieri sera. Bellissimo. Per farvi venire voglia ancora di più di leggerlo vi dirò anche che:
1. a tratti fa davvero ridere;
2. è stampato su carta riciclata senza cloro (ha aderito a un programma di Greenpeace) e x qs non è stato abbattutto neppure un albero. Tra l'altro la carta non è neppure sgradevole al tatto e le pagine si girano facilmente, senza doversi leccare le dita, pecapisse;
3. Sandro Veronesi è un figo assurdo e per scoprirlo dovreste quantomeno andare in libreria e aprire il libro sulla quarta di copertina, se non siete così squallidi da cercarlo direttamente su google immagini (nella prima foto non è così figo, ma è a venezia e qs basta).

Cercasi Bruno Vespa disperatamente

La tv italiana fa pena, niente di nuovo da dire al riguardo. Ma vi assicuro che quella cinese la straccia di brutto. è pazzesca: noi qua prenderemo credo una ventina di canali e la cosa incredibile è che trasmettono quasi solo telenovele (come avere 20 rete4). Non telefilm, non fiction, non verissimo o la vita in diretta ma proprio telenovelas, tipo quelle sudamericane per intenderci. Ho immortalato in esclusiva per voi questo incontro romantico perchè faceva molto Centovetrine. Solo che al posto della Mole sullo sfondo si vede l'Oriental Pearl Tower. Notate pure i sottotitoli (scrivono uguale ma leggono diversamente, NdR... anzi NdL, per citare il Gian, se posso permettermi). Utilissimi, tra l'altro. Penso che qua i dibattiti sulla tv che diseduca, che appiattisce le menti ecc. si sprecherebbero. Peccato che non sono ancora riuscita a trovare il Porta a porta locale.
E non danno neppure, come speravo, i telefilm americani in cinese. Vi è andata bene: eviterò di scrivere troppe cazzate, come a volte purtroppo si rischia di fare.

18 ottobre, 2006

Caos calmo

È l’unico libro italiano che ho qui e forse per questo gli portavo un certo riguardo: non lo leggevo per non sciuparlo. Due sere fa però ho pensato che era un po’ stupido tenere da parte un libro per avere sempre la possibilità di leggerlo. Così l’ho cominciato e, credo per la prima volta in vita mia, sto leggendo un libro che mi piace moltissimo in maniera moderata, non vorace. È un libro densissimo, raramente ci impiego così tanto a digerire delle pagine. Ma non è affatto pesante, scorre che è un piacere. Il bello è che, in senso stretto, non succede mai nulla: c’è il protagonista che pensa e ogni giorno rivive più o meno sempre la stessa – estremamente poetica – situazione. Detto così uno potrebbe immaginarsi una roba noiosissima. E invece no, non solo perché ormai, da quando ho finito l’università, non riesco più a leggere libri pallosi e quindi sono più o meno una garanzia in questo senso. Il fatto è che scritto davvero bene. E poi questa ripetitività non è per forza sinonimo di noia: in Sabato di Ian McEwan in un giorno succede di tutto ed è uno dei libri più deludenti che abbia letto nell’ultimo anno... va beh. Non mi dilungo perché sono solo a metà. Vado a letto. A leggere, naturalmente.

Inquinamento cinese

Questa mattina mi sono messa a fare una ricerca sull'inquinamento atmosferico di Shanghai. Ricerca che è durata penso due o tre minuti al massimo. I termini dei documenti che ho trovato sono talmente vaghi che non so se valga la pena proseguire. Non è che cambi qualcosa, però mi piacerebbe sapere che cosa respiro. O cosa bevo. L'altro giorno hanno fatto dei lavori all'impianto idraulico del palazzo dove abitiamo e quando hanno riattaccato l'acqua scorreva schiuma... Chiaramente l'acqua del rubinetto la usiamo solo per lavare i piatti e per far la doccia. Sta menata della schiuma, cmq, è durata un 24 ore, quindi ho dovuto chiedere a Carlo di prendere una doccia per primo, per testare sulla sua pelle l'eventuale insorgenza di reazioni allergiche...
Carlo, l'amico di Carlo, mi ha detto che han fatto un'analisi sui thè che portano al ristorante e hanno verificato che... non si trovano tracce di thè. Praticamente 'sti zzozzoni (con 4 z) fanno un infuso di base e, al momento di portartelo a tavola, lo allungano con altra acqua. Dei geni, lo so...
Volevo fare gli auguri di compleanno a Luca, East Village Manhattan. Sono quasi certa sia oggi ma anche non fosse è senz'altro in qs giorni. E siccome lui si è dimenticato del mio compleanno penso che apprezzerà moltissimo senza fare troppe storie! Un bacio, Lù!

17 ottobre, 2006

Per Gian


Eccoti accontentato. Non è proprio lo stesso soggetto... ma la location è molto simile. L'adsl funziona di nuovo ma Luca mi ha preso un botto di soldi: 45 euro. Ci sono rimasta un po' male... Ecco perchè non ho voglia di scrivere. E con questa scusa pietosa vi saluto e vado a magnà una tortina salata (patate, peperoni e brie). Baci baci.

16 ottobre, 2006

La mia nuova macchina fotografica



L'ho comprata qualche giorno fa ed è una macchina bravissima. Fa praticamente le foto da sola. Non ho ancora letto le istruzioni, in realtà le ho solo in cinese e dovrei quindi consultare un cd che mi hanno dato insieme a tutto il resto. Chiaramente la mia rinomata pigrizia non si smentisce neanche in questa occasione. Comunque sto già un po' smanettando per conto mio e mi piace un sacco. Anche perchè ha veramente un suo cervello, devo solo cliccare e lei va per la sua strada... ah, che goduria.
Oggi era una giornata bellissima. Ho fatto un sacco di foto che sicuramente pubblicherò in questi giorni (quella qui sopra è di ieri). C'era il cielo blu, finora non ci sono mai state giornate così limpide. Si sta ancora in maglietta. La notte della sbornia faceva caldissimo, del tipo che ero in canottiera e non avevo assolutamente freddo (o almeno così mi sembra di ricordare).
Vado a mangiare (qs sera dieta: broccoli e patate bolliti con pane di segale... non ho esattamente l'acquolina in bocca, mais il faut). Un'ultima cosa: il mio pc è ancora KO e così non sono ancora reperibile nè su skype nè su MSN... domani torna Luca, speriamo in bene!

15 ottobre, 2006

Negozi specializzati



Mamma magari questo post non lo leggere

Ieri sera siamo stati a una festa in una villa bellissima organizzata da dei ragazzi italiani. C'erano quasi solo italiani, spagnoli e francesi. Stupendo. La villa era a pezzi, lunedì devono iniziare dei lavori di restauro per trasformarla in uno show room di non so che e prima di dare avvio alla trasformazione hanno organizzato questo festone meravigliosamente occidentale. Da vera idiota non ho fatto foto. cmq Shanghai non è solo grattacieli e palazzoni, soprattutto la zona della concessione francese è piena di casette basse, ville bellissime tipo quella di ieri, stradine tranquille dove puoi portare a passeggio il cane (marti, quando ti va di fare un giro... ;-)).
Ma tornando a noi: mi sono presa una piomba senza senso. Non so quanti litri di birra ho trangugiato, perchè già a cena al giapponese avevo bevuto in bicchieri talmente piccoli che era impossibile tenere il conto(qui è tutto in scala: i cinesi sono bassi? le sedie, i lavandini, i piatti, i bicchieri e tutto ma proprio tutto il resto è piccolo. un po' come vivere nella casa delle bambole). Alla festa non ho fatto altro che aumentare in un lasso di tempo incredibilmente breve il mio stato alcoolico già preoccupante attaccandomi a diverse bottiglie. Per intenderci, amici casalesi e jimmino, ero ridotta più o meno come all'ultima festa dell'uva. Credo di avere attaccato bottone a tutti gli spagnoli della festa ponendoli di fronte al dilemma "pedrosa o valentino" e incazzandomi al solo primo loro tentennamento. Ho anche fatto amicizia davanti al bagno delle donne (il posto di socializzazione n.1) con una tipa neozelandese che parla italiano. Abbiamo parlato credo in tutto tre minuti ma sono riuscita a invitarla a pranzo la prossima settimana per fare uno scambio inglese/italiano. Poi onestamente non è che mi ricordi proprio tutti i particolari della serata. Ho solo impressa in mente la faccia di Alice che ride guardandomi mentre parlo. e infatti a quel punto ho deciso di comune accordo con cachi che forse era meglio tornare a casa.
Ma cavolo mi sono dimenticata di narrarvi del momento clou della serata: indovinate chi ho beccato alla festa? Il matteo g!! Vi chiederete: chi c è il matteo g? Un casalese che non vedevo da credo una decina di anni e che quindi ci ho messo un attimo a riconoscere. Ci presentano, ci guardiamo e mentre io con espressione corrucciata gli chiedo: ma di dove sei? lui mi dice: ma io ti conosco. Per identificarlo meglio ho dovuto domandargli anche con chi usciva a casale ed è venuto fuori che stava con Serena C. A quel punto ho praticamente fatto completa chiarezza sulla sua identità ma non so perchè lo collego a qsa della mia vita che non ricordo con nitidezza. speravo fosse l'alcool, invece mi sa che è più che altro la vecchiaia. Gli ho anche fatto una foto per metterla sul blog, ma non è venuto bene quindi non la pubblico. Comunque pazzesco veramente. Un casalese a shanghai. Giulia K cosa daresti per incontrare un casalese a boston, dì la verità.
Basta. ora vado a mangiare, sto svenendo. Ci sarebbe un brunch tra poco ma non so se ce la faccio. anche se è in un locale italiano e avevo già pensato di andare munita di vaschetta per conservare i cibi e portarmi a casa un po' di prosciuttini...
ah! ultimissima cosa: qs notte ho anche sognato il biondo.
ah, no. ultimissimissima cosa: l'altra notte ho sognato che decidevo di togliermi il neo sul labbro e il mio chirurgo estetico era: l'andrea capelli.
saro ossessionata da casale?

13 ottobre, 2006

Punti di vista

Le donne cinesi impazziscono per gli uomini occidentali. Alcuni uomini occidentali impazziscono per le donne cinesi. Gli uomini cinesi sono piuttosto schifati dalle donne occidentali. Le donne occidentali non guardano neppure gli uomini cinesi. Quante sfumature.
Vi sembrerà incredibile, lo so, ma qui io passo sicuramente per essere un gran cesso. Voglio dire: perchè quando cammino per strada non c'è un cane che mi osservi con una faccia vagamente allupata? Anche a me i cinesi fanno schifo, però mi sta veramente crollando l'autostima. C'è solo un idiota, chiaramente l'ho già beccato due volte nel giro di una settimana, che di sera sta appostato vicino alla fermata di un bus e quando mi vede grida a ripetizione: hallo! hallo! Sono talmente affranta dalla situazione che mi è persino sorto il dubbio che mi stia prendendo per i fondelli. Manco fossi un fenomeno da baraccone. Lo giuro: qui mi guardano come se fossi appena uscita dal circo. che nervoso. piuttosto giratevi dall'altra parte.
Sarò stata abituata male in Italia, dove siete più o meno tutti marpioni, ma porca miseria qui dovremmo esportare un po' di muratori albanesi. Ci sono talmente tanti cantieri, che mi tirerebbero sicuramente su di morale.

12 ottobre, 2006

A causa del mio maledetto PC

Non so per quale ragione ma mi si sono completamente impallati l'ADSL e il PC. Questa cosa mi fa troppo girare le balle. Soprattutto perchè stasera alle sette mi tocca aspettare che il tecnico cinese venga ad aggiustare il PC. Così, mentre Carlo sarà impegnato a mangiare tartine e bere champagne a un cocktail di italiani a cui è stato invitato (e dove avevo ovviamente progettato di imbucarmi), io me ne dovrò stare a casa a conversare di computer in inglese.
Ne approfitterò per studiare un po' cinese. Ho già fatto tre lezioni ma mi sembra di non avere ancora cominciato. E' una lingua pazzesca. Ogni sillaba può essere pronunciata con 4 toni diversi (questo in mandarino, non vorrei sparare a caso ma mi sembra che il cantonese ne abbia 10 o forse addirittura 16). Ad esempio se io dico "pa", a seconda del tono con cui lo pronuncio, mi riferisco a 4 parole diverse. Lo scoglio del pronunciare correttamente i 4 toni l'ho già superato. Il vero problema è che una parola è composta da più sillabe e queste sillabe possono avere ognuna un tono diverso. Per padroneggiare velocemente la lingua è importante avere un orecchio estremamente sensibile ai suoni. A questo punto mi è sorto il dubbio di essere quasi sorda. Quando la mia teacher Jessica mi fa ripetere 20 volte la stessa parola o mi corregge su degli errori di pronuncia molto spesso faccio proprio fatica a capire cosa sto sbagliando, non riesco assolutamente a notare le sfumature.
Comunque, idealmente è molto bello pensare alla lingua come a un'esperienza musicale. Anzi, come a un evento che ha senso solo come esperienza musicale. Peccato che, in questo caso, il risultato finale sia una melodia non particolarmente gradevole. A difesa del cinese c'è da dire che la scrittura in ideogrammi è davvero meravigliosa (tanto che la calligrafia in Cina è l'Arte per eccellenza). Ma col cavolo che mi metto a studiare pure quella. Se i miei tempi medi di memorizzazione sono di mezzora per parola in caratteri latini non oso immaginare quanto ci potrei impiegare a ricordarmi la posizione dei trattini... nah.

11 ottobre, 2006

Ai Giardini Yu


09 ottobre, 2006

Week-end shanghainese

Lunedì mattina: sono solo le 11 e ho già fatto la spesa e cominciato a cucinare. Questa sera vorrei fare una cenetta a casa... anche se temo non verrà bene come quelle del martedì sera (Gian!). Cmq ho trovato un supermercato dove vendono quasi solo cose occidentali, a prezzi inverosimili, e questa volta per eccesso. Del tipo, una confezione di ricotta che in Italia non avrebbero il coraggio di vendere nemmeno in un discount e che probabilmente è stata fatta in Laos col latte di una mucca vietnamita, te la sparano a 4,50 €... Questo l'andazzo, insomma. Però si trova il pane, questo sì, bisogna dirlo.
Questo week-end sono stata davvero bene. Fa caldo, si vede il cielo (eh già, da 4 giorni si vede abbastanza bene). C'è una bell'arietta, ogni tanto per strada si intuisce anche il profumo di qualche fiore, quando non c'è troppo tanfo di spazzatura o di cucina.
Sabato sera siamo andati a cena in un locale Uiguro (vi vorrei mettere un bel link a wikipedia ma non mi fa mai aprire il sito... chiedo scusa in particolare a Giulia K, ma qui temo proprio ci sia lo zampino della censura governativa...). Cmq gli uiguri sono una minoranza etnica cinese. Il ristorante è very cheap, si mangia discretamente e due ballerini si sono anche esibiti in alcune danze tradizionali (vd. foto sopra).
Invece ieri il momento clou della giornata (dopo un deludente gran premio di F1, accompagnato per fortuna dalla migliore pizza di shanghai) è stata l'escursione in quel che resta del Fake Market. Per chi non lo sapesse il Fake Market era il colorito mercatino del falso che si trovava in Huai Hai Lu, una delle vie fighette della città. Mercatino che è stato "chiuso" ufficialmente a fine agosto ma che si è semplicemente smembrato: una specie di diaspora che ha fatto sì che mo' ti trovi i venditori di cose false un po' dappertutto. Ora funziona così: tu cammini per strada, dei cinesi messi apposta lì dai venditori ti vedono e ti adescano più o meno sempre con la seguente frase: "watch, watch, bag, leather, dvd". Tu li segui e ti portano a vedere la merce. Cmq, mi do' appuntamento con Alice, un'amica modenese di Carlo molto simpatica, davanti a un centro commerciale in zona. Arriva già scortata da due tipe cinesi che non ci molleranno per le due ore successive. Le cinesi ci conducono in un immobile squallidissimo. Saliamo su per delle scale buie e arriviamo in una specie di corridoio con tante porte. Alcune si aprono su dei micro-micro-appartamenti, altre sui negozi veri e propri (in uno c'era pure una cinesina che dormiva, va beh...). La merce non è granchè, facciamo per andarcene e le due personal shopper ci seguono e ci fanno entrare in un'altra scala del palazzo. La qualità del falso non sale e noi dobbiamo anche andare a prendere Monica, un'altra ragazza che ha deciso di raggiungerci. Le due non demordono e ci fanno entrare in un altro negozietto di borse nascosto in un negozio di orologi. Qui ci sono cose fighe ma non possiamo comunque fermarci perchè Monica è arrivata. Vi faccio solo notare l'escalation: prima ci fanno vedere le schifezze, se riescono a farci fesse bene, sennò ci portano gradualmente verso le cose un po' più di qualità. Recuperiamo Monica, con le due cinesi sempre al seguito, e andiamo in un nuovo edificio. E' buio, nel cortile di ingresso non c'è nessuno, è tutto un po' inquietante... Immaginatevi di entrare in una fabbrica dove fanno lavorare i bambini di notte, ecco, l'impressione è quella. Saliamo le solite scale (ho i glutei già più sodi) e qui, finalmente, un negozio di borse fighe. Vi vorrei raccontare anche della contrattazione per una borsa veramente figa perchè è stata molto divertente. Ma non ne posso più di scrivere e voi, se siete arrivati fin qui, di leggere. per cui sarà per la prossima.

08 ottobre, 2006

Dedicato a Giulia K

La mia amica blogger Giulia nel suo penultimo post mi ha lanciato una specie di sfida. Ho deciso pertanto di comporre un breve post a suon di link, in suo onore. Nessuno è tenuto a cliccarli tutti (anzi!) . Tranne Giulia, chiaramente. Che, ammetto, ha già segnato un punto a suo favore, nell’ascesa verso il titolo di reginetta dei nerd, decidendo di comprare un portachiavi da appendere al collo. Dovrò inventarmi qualcos’altro…

07 ottobre, 2006

Come mettere su una cineteca con 200 €

Ieri sera cenetta tranquilla a casa e poi… due ore in un paradisiaco negozio di cd e dvd – molti dei quali pazzeschi- a prezzi incredibili. Giusto per darvi un’idea: un dvd5 (non ho la più pallida idea di cosa significhi, cmq deduco che sia qsa relativo alla qualità del tarocco) costa 70 cent, un dvd9 1 €. C'è veramente di tutto: da Pasolini a Truffaut a Fellini…
Abbiamo beccato pure un cofanetto di Tinto Brass (sottotitolato in cinese) che, per gli amanti del genere, potrebbe davvero rappresentare una perla rara…
Chiaramente c'erano un sacco di taroccate palesi. Qui in Cina, purtroppo, la sola è sempre in agguato. Ma in fin dei conti non è neppure troppo difficile accorgersene… Non so, i patiti di Ally McBeal si potrebbero ad esempio chiedere che cavolo ci fa Buffy sulla copertina?! Sarebbe da comprare solo per vedere cosa c'è dentro veramente.

La cosa più bella però restano le chicche anni '80, tipo questa:

Quando l'ho scovata sono rimasta letteralmente folgorata. Vi ricordate Genitori in blue jeans? Se avessi trovato anche Arnold e la famiglia Bradford forse mi sarei addirittura lasciata travolgere dall'ondata nostalgica e li avrei presi tutti… Meglio così dunque.

Alla fine, per il momento, mi sono trattenuta (a parte il dvd del concerto di Morricone all’arena) perché ho trovato, udite, udite, le prime 5 serie di Una mamma per amica in un bellissimo cofanetto fucsia vellutato. Originale (o tarocco molto ben fatto). Il tutto per la modica cifra di 18 € per 30 dvd… Speravo di pagare un po’ meno, ho contrattato fino alla morte, ma in fin dei conti penso di aver fatto un affare. E poi mi sarà utilissimo per fare esercizio di inglese (sì, sì, lo giuro).

Ma veniamo a voi. Giulia ci sono i cofanetti del doctor House e di Lost!!! E Gian, ho trovato pure quello dei Soprano, che quasi quasi mi compro se mi assicuri che è una figata. E poi, sempre per te Giannino, ho trovato anche Grey's Anatomy.
Penso di avere individuato il posto in cui comprerò i regali di Natale ;-)... Devo solo trovare il sistema di far arrivare tutto in Italia senza casini. Se però desiderate con tutto il vostro cuore qsa se ne può parlare, magari si può tentare di fare una spedizione collettiva!

06 ottobre, 2006

wo dì yi cì shang zhong wén kè

Cacchio raga, la mia prima lezione di cinese. Devastante. Il titolo del post vuol dire "ho preso la mia prima lezione di cinese", ma state tranquilli: non sono riuscita a scriverlo da sola, l'ho semplicemente copiato. Non credo neppure di essere capace a leggerlo...

Paranoie

Sono in casa con la cinesina che fa i lavori. Ho già detto che è carina e gentile. Ha persino visto che mi hanno regalato dei fiori (per il compleanno: crisantemi. Ma qui sono simbolo di vita o qsa del genere) e me li ha messi in una bottiglia di plastica creando una composizione. un po' kitsch a dire il vero ma apprezzo il pensiero. Comunque: ora devo uscire ma non so se fidarmi o meno. Ho pensato che se mi fottesse, che so, l'ipod e se lo rivendesse, farebbe su in una botta sola il suo intero reddito annuo.
Ecco cosa ci guadagno a pagarla così poco. Sono nella condizione dei tiranni che non potevano fidarsi neppure dei più stretti collaboratori? Per vivere tranquilla dovrò trovare un ingegnoso sistema tipo quello dell'orecchio di Dioniso?

05 ottobre, 2006

Post-illa

Ho capito perchè ieri i miei vicini di casa non hanno reagito proprio bene quando ho fatto la foto al loro falò: erano dei buddisti nel bel mezzo di un rito funebre. In pratica, ogni volta che un congiunto muore, si riuniscono e fanno delle specie di origami argentati (suppongo con dell'alluminio) che simboleggiano i soldi. Questi origami vengono bruciati per permettere al defunto di "comprarsi" le moon-cake, dei tortini che spopolano in questi giorni di festa. Da quel che ho capito, oltre al periodo del capodanno cinese, l'altra grande festività è proprio questa settimana... forse ieri era il loro giorno dei morti...
Paese che vai...

04 ottobre, 2006

Sono pazzi sti cinesi

Il titolo di questo post era in lizza, insieme ad altri, come titolo del blog. E' stato bocciato quasi subito, anche perchè avrebbe avuto un senso solo per le mie amiche lettrici di Vanity Fair (et pour Orson ;-) aussi). Comunque questa mi sembra l'occasione giusta per riciclarlo. Guardate cosa stanno facendo i nostri vicini cinesi nel corridoio comune fuori di casa.

Alle prime avvisaglie di fumo abbiamo pensato a un barbecue. Poi il profumo di carne non arrivava e c'è sorto il dubbio che stesse andando a fuoco la casa. Così, temerari come non mai, decidiamo di guardare fuori dalla porta e, sorpresona, vediamo un gruppo di persone intorno a un secchiello intenti a bruciare carta. Ho subito chiesto a gesti se potevo fare una foto (dovere di cronaca) e me l'hanno lasciata fare (un po' scazzati, a dire il vero... ma tant pis).
Intanto, mentre scattavo, ho lasciato al porta aperta quei trenta secondi di troppo sufficienti per esaurire il mio livello quotidiano di tolleranza alle sostanze inquinanti cinesi. A questo punto posso solo decidere se:
  1. uscire in mezzo al traffico, preda dei gas di scarico delle macchine;
  2. andare sul balcone e lasciarmi avvolgere dagli effluvi naturali della nebbia-smog;
  3. proseguire con il processo di autoaffumicazione cui mi stanno costringendo i cari vicini.

03 ottobre, 2006

Misunderstanding

È appena uscita la donna delle pulizie cinese. Costa la bellezza di 2,40 € per tre ore. E lavora pure bene. Mi sento un po’ una schiavista, ma se la tariffa richiesta è questa… tra l’altro non si veste neppure male e ha il cellulare come il mio, quindi penso non stia proprio male. È una donnina precisa, delicata, molto sorridente, come la maggioranza dei cinesi. Che però, per un nonnulla, diventano aggressivi, parlano ad alta voce e gesticolano come dei pazzi. Ieri ho filmato di nascosto un tassista che non riusciva a capire l’indirizzo in cui volevamo andare (devo assolutamente trovare il modo di postarlo sul blog, era fantastico)… All'inizio ero quasi spaventata, poi mi sono resa conto che cercava solo di chiedere altre spiegazioni.
Purtroppo l’handicap della lingua (noi che non capiamo il cinese e loro che non parlano l’inglese) pesa davvero tanto nella vita quotidiana. Ad es.: l’altro giorno ero in un supermercato occidentalissimo (per i loro canoni) e stavo cercando un latte detergente. Ho chiesto indicazioni alla commessa, prima facendo il gesto di pulire la faccia, poi provando a dirle “something to demake-up”. Lei mi tira fuori una crema con la faccia sorridente di chi ha perfettamente capito che cosa voglio e se ne va. Siccome c’erano più tubetti di quel tipo ma in colori diversi ho pensato cambiasse la profumazione. Intuizione geniale ('na volta tanto): ne apro uno per annusare. Indovinate cos'era?
Al fortunato vincitore un premio a scelta tra: un gadget cinese a sorpresa, un rifornimento di noodles liofilizzati (vari condimenti a discrezione della giuria) o, se il vincitore è uno dei due Marti, una copia del libretto rosso di Mao.

01 ottobre, 2006

Una giornata particolare

Una giornata incredibile, all'insegna dei colpi di culo... sveglia rapida alle 10.30, alle 11.15 prendiamo una taxi, direzione: circuito di Shanghai. Siamo io, Carlo & Carlo (un amico di Carlo, per capirsi). Arriviamo verso le 12.30, c'è un bordello di gente. L'amico di Carlo ha un solo biglietto nella tribuna più figa. Io e l'altro Carlo (che poi potrebbe essere anche definito l'amico dell'amico di Carlo), invece, speriamo di riuscire a raccattare due biglietti da 20 euro ai bagarini. Ma i due Carli decidono di tentare la fortuna e, al primo sbarramento, mettono su una supercazzola con la bigliettaia cinese che senza opporre alcuna resistenza, complice la sua quasi completa ignoranza dell'inglese, ci fa passare. A quel punto tentiamo la fortuna anche al secondo sbarramento ma ci va storta. Quel cinese è bastardo o, semplicemente, sta facendo il suo lavoro, comunque il risultato quello è. L'amico di Carlo va a raggiungere la sua postazione privilegiata e noi rassegnati ci allontaniamo, alla ricerca di un'altra scappatoia. Che non tarda ad arrivare. Qui bisogna dare il merito a Carlo, chiaramente. Se avessi preso io l'iniziativa nella migliore delle ipotesi ci vendevano due biglietti tarocchi. Comunque, mentre io sto scattando alcune foto Cachi è all'erta e nota subito uno bigliettaro un po' rincojonito, alle prese con una famiglia di dieci cinesi. Alzo la testa dalla macchina fotografica e lo vedo già lì, sulle scale, oltre lo sbarramento. Mi butto e lo raggiungo. E' fatta. E non potete capire che posti. Praticamente siamo finiti nel settore in fondo al rettilineo, da cui si vede perfettamente la partenza e si è di fronte a due curve fantastiche, dove tra l'altro Schumacher ha pensato bene di superare sia Alonso che Fisichella (bell'idea, Schumi). Costo teorico del biglietto: 200 €. Ecco quello che avevamo sotto gli occhi:

Veramente una figata pazzesca. La gara l'avrete magari pure vista, penso sia stata la più strepitosa di quest'anno. E poi quasi tutti i cinesini erano ferraristi (vedi foto sotto e sopra), è stato proprio esaltante.


Comunque, vorrei rassicurare tutti i miei amici che già mi sorbiscono quando sproloquio su quell'essere divino che è Valentino Rossi: non vi preoccupate, la Formula1 continua a non piacermi, ma oggi è stata proprio una giornata spettacolare.

Vado a fare una doccia. Là