30 aprile, 2008

Waiting for LA MEIMEIIIII


Finalmente domani arriva la Giulietta e questo weekend ce ne andiamo belle belle a Beijing. Il weekend successivo Hong Kong. Dopodichè inizieranno le mie ultime settimane shanghainesi. Vabbè, già che ci sono vi faccio l'update. Allora, vi ho già anticipato che il 10 giugno ho un biglietto per Bangkok. Prima di lasciare l'Asia mi ero ripromessa di concedermi un ultimo viaggetto e quindi ho deciso di partire, munita di zainone e mac per poter lavorare, per l'Indocina. Prima tappa sarà quindi Bangkok, dove mi fermerò due giorni. Poi sto valutando sostanzialmente due alternative.

La prima è: Vietnam (Ho Chi Minh) + Cambogia (Phnom Pehn e Angkor Wat )+ Laos (Vientiane e Luang Prabang) + Vietnam (Hanoi).

Sennò la seconda opzione:
Cambogia (Phnom Pehn e Angkor Wat )+ Laos (Vientiane e Luang Prabang) + Vietnam (Hanoi) + Myanmar (solo se mi raggiunge Annika, mamma stai tranqui).

L'unica sicurezza è che il weekend del 22 giugno sarò in Laos perchè mi devo vedere con un'amica. Per il resto devo valutare un po' di fattori, il più importante dei quali è il visto per tornare a Shanghai. Già, perchè ormai sta diventando complicatissimo ottenere anche un semplice visto turistico. La menata oggettiva è che a luglio dovrei giusto giusto traslocare... Ma diciamo che anche a livello psicologico è una gran rottura. Cmq in questo senso non ci sono alternative: o aspetto o aspetto. Per ora è tutto. Baci ci sent nei prox gg.

25 aprile, 2008

Da sotto il piumone

Ma che carino questo film. Juno. Credo che in italia sia uscito da poco. Davvero adorabile: lei e (quasi) tutti gli attori, lo stile narrativo, i dialoghi, la colonna sonora, la fotografia. Tutto tutto troppo carino. Quell'originale studiato che trascende un po' nel fighetto, ok, ma perchè sputarci sopra se l'effetto è così gradevole, no?
Quando trovo film come questo mi viene voglia di restare sveglia tutta la notte.

Accuso una certa stanchezza ultimamente. Alla routine si somma l'attesa e bla bla bla e il mio umore ne risente. Anche il blog ne paga le conseguenze, ve ne sarete ben resi conto anche voi. Per questo scrivo poco. Per questo, poi, è un piacere trovare film così, che ti riempiono la serata di colori.

Forse è meglio andare a dormire contenti.

15 aprile, 2008

La malinconia è la gioia di sentirsi tristi?

Sarà anche vero. Ma in un certo senso preferisco provare nostalgia, perchè si fonda su qualcosa di più solido e mi risulta più facile da gestire. E' un periodo così. Vivo le mie giornate pensando a quello che tra poco non avrò più. Non ce la faccio proprio a godermi gli ultimi mesi a Shanghai. In un certo senso vorrei fosse già il 10 giugno, data della mia partenza per Bangkok*. Quando vivo momenti di confusione e di incertezza sono bravissima a temporeggiare. Ora che mi sono data un termine non riesco a gestire l'attesa.

Scusate se non rispondo di nuovo ai commenti ma, come vi dicevo sotto, in questi giorni è di nuovo impossibile. Cmq: 1. giusto per dovere di cronaca, il blog ho intenzione di chiuderlo in corrispondenza della mia partenza da Shanghai. Quindi, vi deluderò, ma niente Sora Laura e affini, micioni miei. 2. anonimo dell'ultimo commento non dire così che mi emoziono, sono un po' instabile ultimamente! ;-)

*vi devo ancora raccontare del mio progetto per il mese di giugno, magari nel prossimo post visto che ora mi devo mettere a lavorare.

10 aprile, 2008

Paris, je t'aime

Devo dire che, da quando penso seriamente al post-Shanghai, la soluzione che continuo a ritenere più sensata è quella di andare a vivere a Parigi. Ci sto riflettendo da un po'. Parigi è comunque vicina a casa e vicina a Roma. Beh, più o meno, ok, ma in aereo è un attimo comunque. Ammetto di non sentirmi assolutamente pronta a un rientro definitivo in Italia. Non sono certa di potermi abituare al provincialismo italiano dopo aver vissuto in una città come Shanghai. Non voglio fare discorsi snob. Io adoro l'Italia ma quello che mi piace del mio paese non ha nulla a che vedere con la reale vivibilità delle sue città. Dovrei provare a fare una stima di alcuni fattori. Una lista dei pro e contro comparando Shanghai/Paris/Roma e vedere che ne esce fuori. Solo che non sono mai riuscita a stilare una lista di questo tipo in vita mia. Sono decisamente poco analitica. Ma cavolo ora ci provo comunque. Vi aggiorno naturalmente appena finita. Se ce la faccio.
Ah, solo una cosa: negli ultimi giorni di nuovo non riesco a commentare ma ci tenevo almeno a fare il benvenuto al Della nel mondo dei blogger!!
Baci a tutti!

06 aprile, 2008

Ditemi una cosa:

Ma questi video trashissimi li mandano in televisione o sono solo una perla del web?

05 aprile, 2008

Meta-introspezioni

Sono sempre stata sensibile alle coincidenze. Soprattutto quando escono fuori da un libro o da un film. E così, quando questa mattina ho visto Mysterious murder in Manhattan, ammetto di aver dato forse un peso eccessivo alla scena della resa dei conti, che avviene in un teatro pieno di specchi. Il fatto è che all'interno di questo teatro è proiettata la famosissima scena del labirinto degli specchi de La signora di Shanghai. In quel caso una resa dei conti iperbolica, direi. Sapete che amo un po' drammatizzare. E, dopo avere passato una settimana abbastanza intensa sotto il profilo delle scelte personali, non ho proprio potuto farne a meno. Come se non bastasse oggi pomeriggio ho scelto a caso un altro film, tra quelli mai visti, dal cofanetto di Woody: Another Woman. Un capolavoro che inizia con la Gymnopédie numero 1 di Satie, una delle mie colonne preferite per le elucubrazioni mentali. E già mi potrei fermare qui, forse. Solo che il leitmotiv del film è la ricerca di se stessi attraverso gli altri e, data la metafora dello specchio su cui rimugino da questa mattina, mi è più o meno esplosa un'ossessione. L'unica cosa che vorrei fare è stare seduta sul letto (proprio come sto facendo ora) a scrivere e pensare. E invece, giusto per non allontanarmi prematuramente dalla superficialità della vita shanghainese, ora mi vesto e vado a una festa di compleanno. Ma mi porterò uno specchietto in borsetta, non si sa mai...

Davanti allo specchio

(The Lady from Shanghai)

Psy: What is it that enrages you?

Another woman: Life.
Psy: Life?
Another woman: The universe. The cruelty, the injustice, the suffering of humanity, illness, ageing, death.
Psy: All very abstract. Humanity, don’t worry about humanity all the time. Get your own life in order.
Another woman (molto poco convinta): Yeah.
Psy: We’ll continue tomorrow.

(Another woman si congeda. Entra Woman)

Psy: What would you say she was suffering from?

Woman: Self-deception.

Psy: Good. It’s a little general.

Woman: but I don’t think she can part with the lies.

Psy: No? Too bad.
Woman: Not that she doesn’t want to.

Psy: It’s precisely that she doesn’t want to. When she wants to, she will.


(Another woman, Woody Allen)

(Brezsny l'aveva previsto)

03 aprile, 2008

... sitting in my nowhere land, making all my nowhere plans for nobody

E' andata. Due giorni fa ho fermato il volo del rientro in Italia per il 6 luglio. Di voi, solo chi è stato a trovarmi e ha visto quanto ero/sono felice a Shanghai può capire il peso questa decisione. Chiaramente, se ci sono arrivata, è perchè sono riuscita a prenderla (più o meno) serenamente. A Shanghai sto ancora bene ma, sostanzialmente, comincio a patire troppo le carenze sentimentali e culturali di questa città. Vivere qui è come avere una relazione patologica con un uomo. E' tutta una questione di alti e bassi. O stai benissimo o stai a pezzi. Quando sei giù saresti disposto a mollare tutto da un momento all'altro, ma quando ti riprendi e vedi che vai subito a mille, hai un'illusione della felicità che ti frega in un nanosecondo. La vita di questa città è veramente una droga. La vita dell'expat, intendo. Ma anche quella degli indigeni, tutto sommato, non è così diversa. Gli shanghainesi vivono nell'illusione di poter fare tutto. Ed è davvero difficile sottrarsi a un rapporto malato o uscire da un delirio di onnipotenza. Io, in questi ultimi tre mesi, ovvero dal momento della mia "rinascita interiore" ('sto termine new age fa abbastanza accapponare la pelle ma passatemelo, va', che non me ne vengono in mente altri), ho deciso di non cedere più alle lusinghe di questa città tentatrice. Prima mi ero posta un limite un po' blando, ovvero: approfitto appieno della mia permanenza in Asia per visitare un po' di paesi che altrimenti chissà quando avrei l'occasione di vedere. Poi, una serie di circostanze hanno fatto precipitare la situazione: il matrimonio di S. che, comunque, mi avrebbe riportata in Italia a fine agosto (non scrivo il nome solo perchè non so se è stato reso ufficiale o meno dagli interessati); lo scadere del contratto di affitto a giugno e, negli stessi giorni, del mio visto semestrale; la possibilità di tornare in Italia per i mesi estivi, per avere il tempo di pensare a cosa fare della mia vita. Ecco tutto.
Per cui, il mio rientro in Italia è fissato. Ho ancora un progetto in cantiere, prima di partire, di cui vi renderò partecipi prossimamente... Intanto, la grande notizia ve l'ho data!
Buona giornata, vostra Mme (sempre lacrimevole ma tutto sommato abbastanza contenta di se stessa)