30 novembre, 2006

La banderuola (Cindo docet)

Ho deciso di andare al fake ora, con Annika e Alice. Sarà passata mezzora dacchè ho scritto il post precedente, responsabile e rassegnato. Mi sembra un po' di fare sega a scuola. Mi piace essere volubile. Ma è uscito il sole (completamente nascosto dalla nebbia, of course), non si può resistere.

Buoni propositi

E' solo giovedì ma siccome sto lavorando ininterrottamente da lunedi scorso ho un discreto bisogno che cominci il week end. Ok, siccome di solito non faccio un cacchio potrei anche evitare di lamentarmi ma sono veramente fatiguée al limite, non sono più uscita di casa con la luce del giorno se non giusto per fare un minimo di spesa. Mangio pizza (ieri sera pizza+calzone, veramente) e sto davanti al pc. 'Na palla assurda. Se poi ci aggiungete che non si vede il cielo da ormai credo tre settimane... Invece questo week end lo dedicherò allo shopping natalizio. Anzi, a questo proposito ho anche un progetto ma in questo momento non ho tempo di illustrarvelo, devo asolutamente andare a lavorare, magari più tardi. Biz, Madame.

29 novembre, 2006

La vita che vorrei

Ieri sera ho visto un film carino con Lo Cascio. Il titolo del post altro non è che il titolo del film (la mia fantasia ha un che di imbarazzante in questi giorni...). Comunque, molte scene erano girate a Roma, cosa che mi ha fatto venire una nostalgia canaglia (Jimmy questa citazione è tutta per te).
So che quello che sto per dire farà rabbrividire alcuni di voi, ma questa notte ho capito che Roma è casa mia. Forse voi lo sapevate già, io l'ho realizzato veramente ora. In Italia la mia pippa mentale preferita è sognare di vivere a Venezia. Ma se c'è una città in cui voglio stare davvero è Roma. Ho una voglia pazzesca di entrare nella zozzissima metro B, scendere a Cavour, salire in via Nazionale, andare al Quirinale e poi volare alla Feltrinelli della Galleria Colonna e starci minimo due ore. Una libreria con dei libri in italiano. Un casino di libri in italiano. Il bar di sopra dove leggere e fare un aperitivo. Sto impazzendo dal desiderio. Ho voglia di andare al cinema al Greenwich, di mangiare la pizza da Baffetto, i carciofi alla giudia, il gelato allo zabaione di san Pancrazio, le passeggiate in centro. State già dormendo? Scusate scusate. Mo' stacco.
Comunque il titolo del post era calzante.

28 novembre, 2006

world66

Il Gian mi ha appena mandato un link a un sito fighissimo, che ti calcola la percentuale di mondo che hai visitato e ti crea questa mappa. Io ho visitato 27 paesi e sono al 12%... Pochissimo!!

Non so che titolo mettere

Sono un'idiota. Se avevate qualche dubbio ve lo confermo. Ieri sera sono andata a cena in un ristorante strepitoso con Carlo, dei suoi colleghi e un artista italiano, Luciano Fabro, senza assolutamente sapere chi fosse (o meglio, sapevo che era uno scultore ma non ero andata oltre). La scusa è che sto lavorando come una matta da giorni, weekend incluso, le mie facoltà intellettive sono completamente in balia di excel e non ho più tempo per fare nulla (anche alla cena in questione ho deciso di partecipare all'ultimo). Comunque questa mattina appena sveglia decido di fare una ricerchina e scopro che si tratta di uno scultore validissimo. Di quelli che normalmente in un museo catturano la mia attenzione. Sto troppo rosicando. Perchè ovviamente a cena eravamo seduti vicini e abbiamo chiacchierato del più e del meno. Non gli avrei rotto le palle di certo estorcendogli informazioni sulla sua carriera artistica ma forse avrei tentato di avviare una conversazione un po' meno banale... mi sto mangiando le mani.
Comunque mi consola ripensare alla cena: ho mangiato i carciofi (!!!!), della mozzarella di bufala (una microfettina orgasmica) e alla fine dei formaggi francesi e italiani... pensavo di svenire. Oggi in compenso sono tornata alla mia dieta a base di pizza surgelata, su cui, in un impeto di salutismo, ho aggiunto delle zucchine grigliate. Mi sono venuti dei brufoli impressionanti, forse è il caso che cominci a variare un po' il mio monoregime alimentare. Ora vado a nanna. Notte mes chéris...

26 novembre, 2006

La solita domenica mattina (da blogger insonne e alcoolizzata)

Prima di tutto: auguri alla mia Martina che non riesco a sentire da tanto ma che spero stia bene. Oggi compie 29 anni...
Ieri sera ho bevuto e mangiato eccessivamente. Siamo stati a fare un aperitivo in un locale del Suriname e poi a cena al Paulaner, cucina tedesca ovviamente pesantissima ma buona. Il Wiener Schnitzel con l'insalata di patate maionesosissima (avete presente? quella col prezzemolo, io la adoro) ci stava tutto. Mi ha fatto venire voglia di un viaggio in Europa. E' esattamente la prima cosa che mi viene voglia di mangiare quando entro in suolo tedesco (insieme al panino con il wurstel e i crauti, of course). E c'erano anche i bretzel con una specie di foie gras, spero non cinese, da spalmare. Capito che figata?
Ed eccomi qui, sveglia alle 7 di mattina: la solita solfa della domenica. Dovrei mettermi pure a lavorare ma non riesco ancora bene a connettere. Ho appena chattato con Giulia K, la cui notte brava deve ancora avere inizio (è a Boston, 11 h indietro). Abbiamo evocato un'immagine di noi nel futuro. Sciure sessantenni, ci ritroviamo al Savoia a bere Martini alle 10 del mattino. Ore e ore intente a raccontare cazzate, a litigare perchè lei vuole fumare e quindi vorrebbe stare seduta fuori anche se fa -20°. Io che le rubo le tartine dell'aperitivo. Lei che fa la magnanima (io non ho accondisceso a sederci fuori, ma Giulia è superiore...) e me le lascia tutte, soprattutto quelle col surimi. Riesco quasi a vedere come siamo vestite. E' strano perchè se mi immagino tra 30 anni con un qualche mio amico, il posto in cui mi vedo è quasi sempre un bar e davanti a me c'è sempre una sostanza alcoolica.
Esempi:
- con il Gian: il bar della sit-com (troppo facile). Birra alla spina a ripetizione.
- con Cindo: Wine bar. Vino rosso.
- con Pietro: bar scassato in collina. Birra in bottiglia da asporto.
- con Elena e Sarita: bacari a Ve. questa volta spritz a manetta.
- con Enrica: Savoia. Martini bianco. Sabato mattina, subito dopo Giulia.
Non continuo ma l'andazzo è chiaro, no?
Ora prendo coraggio e apro Excel. Lo faccio con la pagina del blog ancora aperta. Un approccio graduale, poco traumatico.
Ecco, fatto.
Il prossimo passaggio è preparare un altro the. Poi attacco a lavorare. Giuringiurello (!).

25 novembre, 2006

Shikumen


24 novembre, 2006

Il mercato dei fiori e degli animali

Domenica scorsa sono andata a fare un giro al mercato dei fiori e degli animali, un posto fighissimo che avrebbe meritato un po' di foto, se solo non ci fosse stato un tempo orribile (apro una parentesi per informarvi che oggi non ha ancora piovuto e che ho visto qualche brandello di cielo dietro i nuvoloni!!!). Comunque, in questo fantastico mercato vendono, pensate un po', fiori e animali. Soprattutto pesci, devo dire. E poi ovviamente gatti bellissimi, cani di vario genere (ad alcuni barboncini sti mentecatti colorano la "cresta" e la coda con delle tinte fluorescenti... sono agghiaccianti, porelli) e i soliti animali domestici. Ma la vera attrattiva del posto sono i grilli. Dei grilli veramente belli, tra l'altro. Li vendono rinchiusi in dei bicchieri tappati e forati per permettergli di respirare (che clemenza, eh?). Oltre a venderli però, all'interno del mercato, c'è uno spazio adibito a... ring per la lotta dei grilli. In pratica la lotta consiste in due cinesi che punzecchiano con dei bastoncini il rispettivo grillo da combattimento per istigarlo. Non è che si capisca bene quale sia l'obiettivo. Non è che questi grilli siano ammaestrati, insomma. Intorno a questi una massa di tifosi che assistono appassionatissimi all'evento sportivo. E poi non guardano la motogp sti deficienti.
(Ho pensato, tra l'altro, alle lotte tra cavallette che io, i miei fratelli e i miei cugini facevamo quando eravamo piccoli in montagna. Ma, per l'appunto, eravamo piccoli e i bambini sono un po' stronzetti. E comunque non li istigavamo con dei bastoncini, ma li prendevamo per le zampe e li facevamo azzannare direttamente. Era un gioco meno psicologico).
Da qui in poi Jimmy (o Enrico: noto che ti vuoi far chiamare così, ora) non leggere più.
Siccome, purtroppo, non posso comprare un grillo e caricarlo in aereo, ho pensato di prendere al mio fratellino un altro gadget validissimo, in vendita sempre al mercato di cui sopra. Sfortunatamente quando sono andata io il banco in questione stava chiudendo e non ho fatto a tempo, ma Monica e Alice mi hanno detto che vendono dei dvd con, da-dan, la lotta dei grilli. Ditemi che non è un regalo fantastico. Considerate che il Jimmy è completamente schiavo del trash... Penso sarà il regalo più bello che riceverà a Natale. Ecco perchè vorrei mantenere il riserbo (chi conosce il Jimmy non si lasci sfuggire nulla, per piacere! tipo l'Enrica ad esempio -Harry Potter e l'ordine della Fenice ti dice qsa?-). Sinceramente: non è un'idea bellissima?

23 novembre, 2006

Il pleure dans mon coeur comme il pleut sur la ville...

Beh, il titolo l'ho scritto un po' a caso, ma mi piaceva l'idea di sfoderare una citazione di Rimbaud (soprattutto perchè volevo recuperare un po' di credibilità dopo aver sparato la cazzata del wishy woshy...) e la poesia di cui questo verso è l'incipit era una delle mie preferite al liceo. Comunque, aiutati forse anche dall'immagine di Magritte, dovreste aver capito che qui continua a piovere. Ormai è da più di una settimana che va avanti sto tempo allucinante. Che palle. Voglio un po' di sole.
Ieri sera io, Annika, Alice, Barbara e delle amiche cinesi di Barbara siamo andate a fare un aperitivo in un locale italiano (forse l'ho già scritto nei commenti, non mi ricordo più). Ho bevuto un martini bianco e mangiato un po' di salamini, pizza e altre porcatine abbastanza valide. Ma in questi giorni mi mancano da morire due cose:
  1. il baccalà mantecato a colazione
  2. i carciofi

Mamma se stai leggendo sappi che la sera del mio arrivo voglio un menù a base di carciofi (e già che ci sei magari comincia a dissalare del baccalà... ;-)).

Ho due novità da raccontare, poi me ne vado a letto: prima di tutto forse anticipo di qualche giorno il mio arrivo, per una serie di ragioni. La più importante delle quali è che vorrei che il mio didi Jimmy mi venisse a prendere in aereoporto, cosa che può fare solo nel we. Ma sto anche meditando di andare a Venezia tra Natale e Capodanno, almeno tre giorni. E se arrivassi un po' prima del 20 sarebbe meglio (a Capodanno vado a Roma, quindi per farci entrare anche il viaggetto a Ve ho bisogno di più tempo). Inoltre Giulia K arriva il 18, sarebbe carino iniziare subito un bel ciclo di cene di "ben arrivate". So che i miei amici casalesi stanno già rabbrividendo, ma di certo non si può aspettare fino alla cena di Natale del 23: no???

La seconda news è che da lunedì ho cominciato a fare uno scambio italiano-cinese con Jessica, la mia insegnante. E' un po' pesante ma così non pago più nulla. Oggi mi ha chiesto se mi andrebbe di fare cinque volte a settimana e, in un momento di assoluta follia, le ho risposto di si. Per fortuna ha già cominciato a tirarmi pacco per domani. Non so come potrò reggere il ritmo ma almeno in questo modo sono costretta a studiare.

Per concludere vi saluto con una frasetta in cinese: WO YAO SHUIJIAO (avrò sicuramente sbagliato a scrivere ma mo' voglio vedere chi mi può smentire!). Se indovinate cosa significa vi porto un regalino (tra l'altro uno di questi giorni devo assolutamente dedicare un post agli stupendi gadget all'insegna del trash-chic che porterò a casa per Natale ad alcuni fortunati). baci.

22 novembre, 2006

I wishy woshy


Da ieri pome sono tornata di ottimo umore e improvvisamente tutto sembra andare al posto giusto. Ho avuto due settimane di scazzo potente, ora mi sento molto più in forma. Questa mattina sono andata a fare domanda per prolungare il visto di un mese. L'ufficio è a Pudong. Pochissime macchine, edifici moderni, impersonali... avevo veramente bisogno di vedere un po' di spazi aperti. Mi sono rilassata una cifra, nonostante il tempo terribile che c'è da una settimana. Poi sono arrivata a casa e mi ha telefonato Felix del DHL (mi chiedo: ma chi gliel'ha fatto fare di farsi chiamare così? NdL: spesso i cinesi si danno un nome occidentale. Le donne hanno un gusto abbastanza dubbio, orientato verso qualunque nome sia un po' da battona; ad es. "Jessica" tira di brutto) per dirmi che era arrivato il pacco contenente il cappotto e altre cosine (grazie mamma!). Mo' vado a fare un pisolino, magari ci sentiamo dopo.

21 novembre, 2006

Si rivede il blog!!

Sono troppo troppo contenta. Posso di nuovo scrivere sul blog e posso anche visualizzarlo. Non so se tutti ne erano informati ma in queste settimane ne avevo aperto un altro. Vi rimetto qui i link ai post della Controfigura di Rita H. So che è un'operazione abbastanza da psicopatica ma altrimenti resta troppa discontinuità. Li metto in ordine dall'ultimo al primo.

01 novembre, 2006

Varie

Un po' di comunicazioni rapide, poi devo andare a studiare cinese perchè sarà da 10 giorni che non apro il libro.
1. Intanto tanti auguri al mio dìdi Giorgio (dìdi è l'unica parola cinese figa che ho imparato finora e vuol dire fratello minore). Anche sorella minore è abbastanza carino (meimei). Il resto ve lo risparmio. (h.13.42, faccio un'aggiunta: sheng ri kuai le, Giorgio. vuol dire buon compleanno. Jessica è appena andata via e mi sto chiedendo se anche in Cina cantano l'happy birthday to you... dopo aver scoperto che è uguale in tutti i paesi europei e, ad es., anche in marocco, il dubbio è più che mai lecito. Jessica non risponde al tel ma vi terrò aggiornati, state tranqui)
2. Ho trovato il modo di leggere i commenti senza incomodare il Gian: un fantastico servizio di blogger me li manda via mail... certo, non è la stessa cosa ma ça va, almeno li posso ricevere in diretta!
3. Giulia K mi manca molto venire a trovarti. Non avrei mai detto. Quando ti decidi a mandarmi la newsletter con i tuoi post? Credo si possa fare, dai un occhio! Voglio sapere della festa del Ringraziamento, dovresti capire che per noi telefilm addicted ha un sapore ormai mitico... dai!
4. Jimmy mi fa piacere leggere che ti sei dispiaciuto per me domenica. Noto solo che da casa vi siete ben guardati dal telefonarmi da allora... grazie raga ;-)!!
5. Per Orson: sentiamoci via mail per la tua rubrica. corocoropollon@hotmail.com.
Va bene, ora scappo.
Anzi, no. Oh my God, Annika mi ha appena mandato questa locandina. Domani sera. Giulia K -sei sempre nei miei pensieri, lo vedi?- leggi verso il fondo del menu, la parola che inizia con ba- e finisce con -gnet. E rosica ;-) (stavo cercando il modo di farti pagare la battutona sulla giornata di domenica...). Baci a tutti!