Lunedì mattina: sono solo le 11 e ho già fatto la spesa e cominciato a cucinare. Questa sera vorrei fare una cenetta a casa... anche se temo non verrà bene come quelle del martedì sera (Gian!). Cmq ho trovato un supermercato dove vendono quasi solo cose occidentali, a prezzi inverosimili, e questa volta per eccesso. Del tipo, una confezione di ricotta che in Italia non avrebbero il coraggio di vendere nemmeno in un discount e che probabilmente è stata fatta in Laos col latte di una mucca vietnamita, te la sparano a 4,50 €... Questo l'andazzo, insomma. Però si trova il pane, questo sì, bisogna dirlo.
Questo week-end sono stata davvero bene. Fa caldo, si vede il cielo (eh già, da 4 giorni si vede abbastanza bene). C'è una bell'arietta, ogni tanto per strada si intuisce anche il profumo di qualche fiore, quando non c'è troppo tanfo di spazzatura o di cucina.
Sabato sera siamo andati a cena in un locale Uiguro (vi vorrei mettere un bel link a wikipedia ma non mi fa mai aprire il sito... chiedo scusa in particolare a Giulia K, ma qui temo proprio ci sia lo zampino della censura governativa...). Cmq gli uiguri sono una minoranza etnica cinese. Il ristorante è very cheap, si mangia discretamente e due ballerini si sono anche esibiti in alcune danze tradizionali (vd. foto sopra).
Invece ieri il momento clou della giornata (dopo un deludente gran premio di F1, accompagnato per fortuna dalla migliore pizza di shanghai) è stata l'escursione in quel che resta del Fake Market. Per chi non lo sapesse il Fake Market era il colorito mercatino del falso che si trovava in Huai Hai Lu, una delle vie fighette della città. Mercatino che è stato "chiuso" ufficialmente a fine agosto ma che si è semplicemente smembrato: una specie di diaspora che ha fatto sì che mo' ti trovi i venditori di cose false un po' dappertutto. Ora funziona così: tu cammini per strada, dei cinesi messi apposta lì dai venditori ti vedono e ti adescano più o meno sempre con la seguente frase: "watch, watch, bag, leather, dvd". Tu li segui e ti portano a vedere la merce. Cmq, mi do' appuntamento con Alice, un'amica modenese di Carlo molto simpatica, davanti a un centro commerciale in zona. Arriva già scortata da due tipe cinesi che non ci molleranno per le due ore successive. Le cinesi ci conducono in un immobile squallidissimo. Saliamo su per delle scale buie e arriviamo in una specie di corridoio con tante porte. Alcune si aprono su dei micro-micro-appartamenti, altre sui negozi veri e propri (in uno c'era pure una cinesina che dormiva, va beh...). La merce non è granchè, facciamo per andarcene e le due personal shopper ci seguono e ci fanno entrare in un'altra scala del palazzo. La qualità del falso non sale e noi dobbiamo anche andare a prendere Monica, un'altra ragazza che ha deciso di raggiungerci. Le due non demordono e ci fanno entrare in un altro negozietto di borse nascosto in un negozio di orologi. Qui ci sono cose fighe ma non possiamo comunque fermarci perchè Monica è arrivata. Vi faccio solo notare l'escalation: prima ci fanno vedere le schifezze, se riescono a farci fesse bene, sennò ci portano gradualmente verso le cose un po' più di qualità. Recuperiamo Monica, con le due cinesi sempre al seguito, e andiamo in un nuovo edificio. E' buio, nel cortile di ingresso non c'è nessuno, è tutto un po' inquietante... Immaginatevi di entrare in una fabbrica dove fanno lavorare i bambini di notte, ecco, l'impressione è quella. Saliamo le solite scale (ho i glutei già più sodi) e qui, finalmente, un negozio di borse fighe. Vi vorrei raccontare anche della contrattazione per una borsa veramente figa perchè è stata molto divertente. Ma non ne posso più di scrivere e voi, se siete arrivati fin qui, di leggere. per cui sarà per la prossima.
Invece ieri il momento clou della giornata (dopo un deludente gran premio di F1, accompagnato per fortuna dalla migliore pizza di shanghai) è stata l'escursione in quel che resta del Fake Market. Per chi non lo sapesse il Fake Market era il colorito mercatino del falso che si trovava in Huai Hai Lu, una delle vie fighette della città. Mercatino che è stato "chiuso" ufficialmente a fine agosto ma che si è semplicemente smembrato: una specie di diaspora che ha fatto sì che mo' ti trovi i venditori di cose false un po' dappertutto. Ora funziona così: tu cammini per strada, dei cinesi messi apposta lì dai venditori ti vedono e ti adescano più o meno sempre con la seguente frase: "watch, watch, bag, leather, dvd". Tu li segui e ti portano a vedere la merce. Cmq, mi do' appuntamento con Alice, un'amica modenese di Carlo molto simpatica, davanti a un centro commerciale in zona. Arriva già scortata da due tipe cinesi che non ci molleranno per le due ore successive. Le cinesi ci conducono in un immobile squallidissimo. Saliamo su per delle scale buie e arriviamo in una specie di corridoio con tante porte. Alcune si aprono su dei micro-micro-appartamenti, altre sui negozi veri e propri (in uno c'era pure una cinesina che dormiva, va beh...). La merce non è granchè, facciamo per andarcene e le due personal shopper ci seguono e ci fanno entrare in un'altra scala del palazzo. La qualità del falso non sale e noi dobbiamo anche andare a prendere Monica, un'altra ragazza che ha deciso di raggiungerci. Le due non demordono e ci fanno entrare in un altro negozietto di borse nascosto in un negozio di orologi. Qui ci sono cose fighe ma non possiamo comunque fermarci perchè Monica è arrivata. Vi faccio solo notare l'escalation: prima ci fanno vedere le schifezze, se riescono a farci fesse bene, sennò ci portano gradualmente verso le cose un po' più di qualità. Recuperiamo Monica, con le due cinesi sempre al seguito, e andiamo in un nuovo edificio. E' buio, nel cortile di ingresso non c'è nessuno, è tutto un po' inquietante... Immaginatevi di entrare in una fabbrica dove fanno lavorare i bambini di notte, ecco, l'impressione è quella. Saliamo le solite scale (ho i glutei già più sodi) e qui, finalmente, un negozio di borse fighe. Vi vorrei raccontare anche della contrattazione per una borsa veramente figa perchè è stata molto divertente. Ma non ne posso più di scrivere e voi, se siete arrivati fin qui, di leggere. per cui sarà per la prossima.
4 commenti:
Beh, se ce la faccio questo segnerà un bel punto in avanti nel mio utilizzo di internet..che dite, mi servirà per trovare lavoro (sotto la voce: conoscenze informatiche)?? ecco in che stati sono..sia per il lavoro che per l'informatica ovviamente!!
Tanti auguri per le cene con ingredienti italiani!!
Un bisou
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In cambio ti porto un abella felpa di Harvard o del MIT così quando smanetti ti senti una vera nerd!
Io e la tecnologia siamo come due rette parallele..non ci incontreremo mai!!!
Non so come ho fatto, ma anziche' lasciarti un messaggio nella giornata di oggi, te l'ho lasciato al 4 ottobre..mi saro' incasinata nel leggere (non sapevo piu' dov'ero!)..era da un po' che non visitavo il tuo blog!
Baci
Ciao Ale, grazie per gli auguri che mi hai fatto nell'altro commento! sono sempre contenta quando mi scrivete, vi penso sempre! Salutami tutti!
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