21 aprile, 2007

Journal d'hirondelle

Pensavate di esservi liberati di me almeno per un week end. E invece no. Rieccomi qui per una considerazione veloce. Sto leggendo Journal d'hirondelle di Amélie Nothomb. Non ho idea del titolo italiano. Sarà diario di una rondine o qsa del genere. Cmq: ho sempre pensato che il massimo della crudeltà, della durezza, della crudezza in letteratura fosse stato raggiunto da Agota Kristof con la Trilogia. Mi sbagliavo. Appena ho cominciato a leggere questo romanzetto (non in senso dispregiativo. o forse si. diciamolo. è troppo breve, e i romanzi brevi non li sopporto), dal profondo del cuore, più volte, mi è uscito un: "minchia". La Nothomb è proprio bastarda. Ha uno stile pulito, mi piace. La crudeltà mi affascina. Ma la Kristof la affronta in modo onirico. E' più digeribile perchè ti entra nella testa e ne esce come un sogno. La si supera perchè è più facile da rimuovere. La Nothomb è lucida. Mi fa paura. Sarà quello di cui avevo bisogno ora?

4 commenti:

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Pienamente d'accordo con te. Appena inizi il libro vieni assalito dalla paura. Troopo cinico. Troppo. Per questo mi piace. Dovrei leggere altre cose della Nothomb. Nella speranza di trovare romanzi sopra le 50 pagine. Anche io odio i romanzi troppo brevi. E' arrivato il sole.

Anonimo ha detto...

....venerdì vado a Venice....te la saluterò! Che

Anonimo ha detto...

http://www.girodivite.it/Amelie-Nothomb-Biografia-della.html

madame ha detto...

grazie anonimo del link qui sopra! ;-)