08 marzo, 2008

Fake plastic trees (if I could be who you wanted)

Oggi piove e, da indefessa meteoropatica quale sono, mi sento molto pensierosa. Ho quindi deciso che trascorrerò la giornata, molto marzullianamente, a pormi delle domande e darmi delle risposte.
Questo mi sembra il luogo ideale per rispondere al seguente interrogativo: perchè non ho mai voglia di scrivere sul blog? La risposta non è nemmeno tanto oscura ma sento di doverla un po' a voi e un po' anche a me stessa. Un primo passo per svoltare. Il problema, in breve, è che non me la sento di scrivere tutto quello che mi pare. Diciamo che lo spiega già molto bene Ileana, la sorella di Annika, nel post del sei marzo. Solo che lei riesce ad avere un blog splendido, io no. E non sono alla ricerca di complimenti, non vi preoccupate di consolarmi. Tra i miei pregi riconosco la capacità di essere abbastanza oggettiva, nel bene e nel male. E il mio blog non mi piace più. Non ha più molto a che vedere con la Cina ma non ha troppo a che fare nemmeno con me. Se fosse uno specchio reale di quello che sono io adesso, se avessi il coraggio di scrivere senza pensare di poter urtare, stupire, infastidire o far soffrire chi legge sarebbe sicuramente più interessante. O, quantomeno, sarebbe più mio. Ora mi sembra rifletta una parte di me annoiata. Anche quando annoiata non lo sono per niente. C'è sempre stato, di fondo, un problema di autocensura. Ma ora avverto un disagio, come se stessi sacrificando me stessa: scelgo di raccontare cose non scomode per nessuno. Ho bisogno di essere più egoista. Nella vita reale come in quella vituale. Perchè, anche se alla fine sono esattamente come voglio essere e vivo proprio la vita che ho scelto, mi accorgo che mi sento troppo legata al giudizio altrui. Non va bene. Ci va più amor proprio, più convinzione nelle scelte. Non intendo passare sopra gli altri, semplicemente voglio avere le palle di essere me stessa. Per onestà e perchè ci sta.
Ergo: d'ora in poi un po' di cose mai scritte, da centellinare nei prossimi post.
Anzi, sapete che faccio? Scelgo i titoli dei prossimi post, li pubblico e, nei prossimi giorni, scrivo i contenuti. Poi al massimo decido di non compilarli. Ma intanto avrò creato un'incredibile suspence (e fatto risalire gli indici di shinystat... ehehe).
In ogni caso, finalmente, ho scritto un post di cui sono soddisfatta.

ps. durante le vacanze di Natale discutevo coi componenti della Cricca, tra un saluto segreto e l'altro, sulla possibilità di svolgere qualche attività comune ognuno sul proprio blog. Il discorso si era perso un po' lì, forse perchè nel frattempo ero partita, forse perchè non ci era venuta in mente nessuna idea brillante. Ecco, lo spunto potrebbe essere: scrivere qualcosa di inedito, di non detto solo per paura delle reazioni altrui. Che dite?

7 commenti:

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Mimina, sottoscrivo parola per parola. Perlomeno tutta la parte riguardante il tuo rapporto col blog. E vorrei scriverti tante cose. Ma stamattina ho ansia da vendere. E david bowie non aiuta.
Guarda che arrivo. Tu, intanto, aspettami.

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Mimina, sottoscrivo parola per parola. Perlomeno tutta la parte riguardante il tuo rapporto col blog. E vorrei scriverti tante cose. Ma stamattina ho ansia da vendere. E david bowie non aiuta.
Guarda che arrivo. Tu, intanto, aspettami.

Marta Palla ha detto...

Tremate, tremate!...a me piaci sempre, certo rimpiango un po' il periodo delle foto nella valigia e del laboratorio creativo...che voglia di vederti!un bacio grande

Marco ha detto...

Tu mi dici quello che devo fare, ed io lo faccio!
Tipo che se vuoi vendere libri, con un occhio di riguardo a quelli per bambini (i miei preferiti, in effetti), nel negozio di dischi mio e del Marti, puoi farlo.
Basta dirlo!

Anonimo ha detto...

secondo me sarebbe molto interessante invece se raccontassi shanghai e le piccole storie di vita quotidiana.
ciao!
ester

madame ha detto...

@ ester: faccio un po' fatica, ormai non riesco più a stupirmi quasi di nulla... mi sono proprio abituata alla cina, temo!

@ marco: ci sto. ma a casale non esiste già un negozio del genere? o lo volete aprire altrove?

Anonimo ha detto...

Basta che non pubblichi quelle orrende catene "6 cose di cui mi vergogno e che non ho mai pubblicato sul blog" perchè a quel punto smetterò di leggerti!!!
A me il tuo blog piace moltissimo, comunque io questo problema degli scritti inediti su me me me e solo me, lo risolvo così:
. scrivendo fogli e fogli di pagine e pagine di raccontini trash che rovinerebbero la mia immagine da bloggher se pubblicati.
. sfogandomi verbalmente con persone degne di fiducia e parche di giudizi.

Non ho ancora risolto il dilemma dell'eventuale apertura del blog top secret, intimo, perverso, malefico, soprattutto perchè il primo blog era così (assolutamente fantastico e insuperabile), ma me l'hanno sgamato. Io subito l'ho chiuso un po' vergognosa, ma sai una cosa? Chi lo ha trovato mi ha detto "Ma di che ti vergogni? E' bellissimo".
Forse si può rischiare anche questo.