Anche blogger deve avere captato il mio stato confusionale e ha deciso di sua sponte di incasinare pure il blog caricando due volte la stessa foto. Pirla. Ve la lascio comunque (se non altro perchè mi risulta impossibile cancellarla...:-)). Sarebbe una foto scattata con l'obiettivo della fisheye montato sulla Nikon. Il soggetto è il negozio delle Lomo a Hong Kong. Un posto fighissimo. Pieno di cazzatine. Perfetto se ti piace fare foto ma non ci capisci nulla di fotografia. Le lomo sono dei giocattoli fantastici, anche se un po' delicati. Alice ha comprato, con mia grande invidia, la Holga con tutti i filtri e l'obiettivo Fisheye. Per ora non sono usciti propriamente dei capolavori ma ci si sta lavorando su...
31 maggio, 2007
My life's a mess
Anche blogger deve avere captato il mio stato confusionale e ha deciso di sua sponte di incasinare pure il blog caricando due volte la stessa foto. Pirla. Ve la lascio comunque (se non altro perchè mi risulta impossibile cancellarla...:-)). Sarebbe una foto scattata con l'obiettivo della fisheye montato sulla Nikon. Il soggetto è il negozio delle Lomo a Hong Kong. Un posto fighissimo. Pieno di cazzatine. Perfetto se ti piace fare foto ma non ci capisci nulla di fotografia. Le lomo sono dei giocattoli fantastici, anche se un po' delicati. Alice ha comprato, con mia grande invidia, la Holga con tutti i filtri e l'obiettivo Fisheye. Per ora non sono usciti propriamente dei capolavori ma ci si sta lavorando su...
28 maggio, 2007
Hong Kong mon amour
Dunque, ora mi devo rimettere assolutamente a lavorare e non ho proprio più tempo di raccontare il resto del week-end. Ma forse è meglio così. Solo una cosa: qno mi spiega chi sono sti spannati di nonnecessariamente? Da dove sono usciti? E anche un'altra curiosità: ma chi è l'anonimo dei commenti di sotto? Troppi misteri...
23 maggio, 2007
La meglio gioventù
Mi sono appena guardata La meglio gioventù atto secondo. Ieri sera il primo. Due serate stupende. L'ambizione era riuscire a farseli tutti e due di fila ma avrei dovuto cominciare alle 6 di pomeriggio anzichè alle 9...
Le cose che adoro di quel film:
1. Matteo (Alessio Boni);
2. i luoghi, specialmente Roma e Torino;
3. la storia privata e pubblica del nostro paese;
4. la colonna sonora (il main theme altro non è la colonna sonora di Jules et Jim che, guarda caso, è uno dei miei film preferiti);
5. il cinema in cui l'ho visto la prima volta (a Parigi, sotto i Jardins du Luxembourg, con pubblico entusiasta di francesi applaudenti --> fa schifo, lo so, ma si può dire, ho cercato su google);
6. le persone con cui l'ho visto la prima volta;
7. i due viaggi in Norvegia;
8. le colline toscane perchè ricordano le monferrine;
9. il fatto che, se vivi all'estero, per sei ore hai l'impressione di essere tornata a casa.
Ora sto riascoltando tutta la suite symphonique di Jules et Jim. A Shanghai piove. E domani torna Annika. Sto vivendo gli ultimi momenti di intimità con Mao... Notte!
Le cose che adoro di quel film:
1. Matteo (Alessio Boni);
2. i luoghi, specialmente Roma e Torino;
3. la storia privata e pubblica del nostro paese;
4. la colonna sonora (il main theme altro non è la colonna sonora di Jules et Jim che, guarda caso, è uno dei miei film preferiti);
5. il cinema in cui l'ho visto la prima volta (a Parigi, sotto i Jardins du Luxembourg, con pubblico entusiasta di francesi applaudenti --> fa schifo, lo so, ma si può dire, ho cercato su google);
6. le persone con cui l'ho visto la prima volta;
7. i due viaggi in Norvegia;
8. le colline toscane perchè ricordano le monferrine;
9. il fatto che, se vivi all'estero, per sei ore hai l'impressione di essere tornata a casa.
Ora sto riascoltando tutta la suite symphonique di Jules et Jim. A Shanghai piove. E domani torna Annika. Sto vivendo gli ultimi momenti di intimità con Mao... Notte!
21 maggio, 2007
Uff...
Sono malaticcia. Stamattina ho vomitato. Non so se è per i troppi spritz di ieri sera o qualcosa che ho mangiato ma è tutto il giorno che sto svaccata immobile sul divano col mac davanti. Senza cibo. Tremendo. Mi sono avvicinata ora con molta cautela a un misero mezzo pacchetto di crackers, spero di non avere una ricaduta. Povera Là... Non dico che mi manca la mamma ma ammetto che questa mattina alle sette ora italiane non ho resistito e ho chiamato subito a casa. Che pena. 28 anni. Per fortuna ora arriva Alice. Bacini infetti a tutti... ;-)
20 maggio, 2007
Agorafilia
Non ho più voglia di scrivere. Via con una puntata di Ally. Buona domenica!
18 maggio, 2007
Allymortacci
L'unica soddisfazione è che mi sono svegliata alle 11.30. Secoli che non succedeva. Anche perchè in questo compound i vicini (tutti cinesi) attaccano a fare un casino indescrivibile alle 7 di mattina. Considerate che qui hanno gli orari anticipati. Cenano prestissimo e vanno a letto di conseguenza. La mattina si svegliano all'alba. A questi fattori uniteci pure che i cinesi (specie la gente semplice) per comunicare usano un tono di voce altissimo. E tra l'altro adorano vivere per strada. Se uno sta al secondo piano se li sente in casa. Cosa che in sè non mi dispiace neppure, ricrea un po' la dimensione del paesino di campagna. Ma il mio ritmo del sonno in queste settimane si è completamente fottuto.
Ok, vado a preparami delle bavette al pesto. Tutto Barilla, si fa quel che si può.
16 maggio, 2007
15 maggio, 2007
Se lo dice Brezsny...
Bilancia
"La vita normale non mi interessa", scriveva Anaïs Nin in uno dei suoi diari. "Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso". Normalmente ti scoraggerei dal seguire il suo esempio, Bilancia. Dopotutto devi guadagnarti da vivere, mantenere i tuoi impegni e fare la spesa. E tutto questo rende piuttosto difficile specializzarsi nella ricerca del meraviglioso. Eppure, solo per un periodo limitato, le autorità planetarie costituite ti concedono un'esenzione dalla normalità. Anzi: insistono che tu ne approfitti. Hai bisogno di entrare in intimo contatto con la bellezza più irrazionale: dolci anomalie, gioie inesplicabili e piccoli cambiamenti che ispirano contemplazione.
"La vita normale non mi interessa", scriveva Anaïs Nin in uno dei suoi diari. "Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso". Normalmente ti scoraggerei dal seguire il suo esempio, Bilancia. Dopotutto devi guadagnarti da vivere, mantenere i tuoi impegni e fare la spesa. E tutto questo rende piuttosto difficile specializzarsi nella ricerca del meraviglioso. Eppure, solo per un periodo limitato, le autorità planetarie costituite ti concedono un'esenzione dalla normalità. Anzi: insistono che tu ne approfitti. Hai bisogno di entrare in intimo contatto con la bellezza più irrazionale: dolci anomalie, gioie inesplicabili e piccoli cambiamenti che ispirano contemplazione.
E mi scopro xenofoba per amore di un gatto
Premessa: non credo di averlo già specificato, comunque vivo provvisoriamente da Annika, che è in Italia, e le tengo il gattino Mao.
Allora. Ho appena vissuto dieci minuti di panico totale. Ore 8. Mi alzo, vado in bagno, nessun miagolio. Comincio a chiamare: Mao, Mao... no answer. Mao che, appena mi sveglio, è sempre appostato fuori dalla porta a chiedere da mangiare. Vi giuro: mi sono letteralmente cagata sotto. Chiamo Alice disperata e lei mi tranquillizza dicendomi che i gatti tornano da chi gli dà il cibo. In una botta di sconforto immagino i volantini con la faccina di Mao appesi per tutto il compound. Busso dal vicino scatarrone, che sta sempre con la porta aperta, sperando si sia infilato lì. Ma non c'è neppure il vicino. Onestamente, mi vergogno anche ad ammetterlo ma ve lo dico lo stesso, mi è pure balenato in mente che qualcuno potesse averlo preso per cucinarselo. Mi vesto (stavo con una camicia da notte impresentabile, un minimo di decoro anche in questi frangenti) ed esco sulle scale. Ricomincio a chiamarlo. Il piccetto risponde. La voce proviene dal piano di sotto. I miagolii arrivano da un comò messo in mezzo alle scale ma non lo vedo. E penso: l'avranno chiuso dentro? Mi vergogno davvero ma questa mattina, panicando, ho veramente avuto dei pensieri tremendi sui cinesi. Invece, dopo un attimo, spunta da sotto la sua testolina. Esce un altro vicino, che tra l'altro se la stava ridendo di brutto. Penso: c'è da ridere? Ma ormai sono troppo felice. Fanculo la mia vena polemica. Acchiappo Mao, che era molto piu teso di me, e me ne torno a casetta a fare colazione. Esplosione d'ammore.
Allora. Ho appena vissuto dieci minuti di panico totale. Ore 8. Mi alzo, vado in bagno, nessun miagolio. Comincio a chiamare: Mao, Mao... no answer. Mao che, appena mi sveglio, è sempre appostato fuori dalla porta a chiedere da mangiare. Vi giuro: mi sono letteralmente cagata sotto. Chiamo Alice disperata e lei mi tranquillizza dicendomi che i gatti tornano da chi gli dà il cibo. In una botta di sconforto immagino i volantini con la faccina di Mao appesi per tutto il compound. Busso dal vicino scatarrone, che sta sempre con la porta aperta, sperando si sia infilato lì. Ma non c'è neppure il vicino. Onestamente, mi vergogno anche ad ammetterlo ma ve lo dico lo stesso, mi è pure balenato in mente che qualcuno potesse averlo preso per cucinarselo. Mi vesto (stavo con una camicia da notte impresentabile, un minimo di decoro anche in questi frangenti) ed esco sulle scale. Ricomincio a chiamarlo. Il piccetto risponde. La voce proviene dal piano di sotto. I miagolii arrivano da un comò messo in mezzo alle scale ma non lo vedo. E penso: l'avranno chiuso dentro? Mi vergogno davvero ma questa mattina, panicando, ho veramente avuto dei pensieri tremendi sui cinesi. Invece, dopo un attimo, spunta da sotto la sua testolina. Esce un altro vicino, che tra l'altro se la stava ridendo di brutto. Penso: c'è da ridere? Ma ormai sono troppo felice. Fanculo la mia vena polemica. Acchiappo Mao, che era molto piu teso di me, e me ne torno a casetta a fare colazione. Esplosione d'ammore.
12 maggio, 2007
Theme songs
Non riesco ad accedere al blog e nemmeno a blogger qs mattina... sigh. Vi scrivo da qui. Non so se avete presente Ally Mcbeal e quindi cosa sono le theme songs. Magari ve lo spiego un'altra volta. Cmq in qs gg la mia theme song della buonanotte è diventata Moon River cantata da Audrey Hepburn (Marco si torna sempre lì, hai visto?). Quella del risveglio, invece, è questa canzone dei CCCP. Fighissima. Buon week end a tutti.
10 maggio, 2007
L'élite internazionale
Ieri sera, prima di addormentarmi (e ieri sera devo dire che proprio non c'era verso), riflettevo sull'assurdità della mia vita a Shanghai. Osservazione che, in realtà, riguarda la comunità internazionale shanghainese presa nella sua totalità. La domanda che mi sono posta è: cosa faccio io, nel quotidiano, di vagamente riconducibile all'esperienza cinese della vita? Shopping al fake market, spesa nei pochi supermercati internazionali, serate in ristoranti e locali concepiti esclusivamente per occidentali o gestiti direttamente da occidentali ecc. L'unica cosa che dà un tocco cinese alle mie giornate è condividere il balconcino col vicino settantenne: questo mi garantisce anche la possibilità di presenziare ai suoi straordinari, e aggiungerei anche incessanti, concerti di scatarri. Immaginate come possono essere ridotti i polmoni di un settantenne shanghainese. Il problema è che, se fossi vagamente cinesizzata, non sobbalzerei a ogni botta di trachea. Nella bella stagione, tra l'altro, con le finestre spalancate, è un po' come avercelo in casa. Che culo, sì, un virtuoso dello scatarro. Emozioni a manetta.
Il punto: non è che gli occidentali non abbiano rapporti con i cinesi. Anzi, ce li hanno eccome (vi risparmio battute scontate). Il fatto è che si tratta di cinesi per lo più ricchi o comunque benestanti. E questi cinesi sono assolutamente occidentalizzati. Sono loro che vengono incontro a noi e non viceversa, come dovrebbe essere, calcolando chi sono gli immigrati.
Interpretazione decadente: viviamo un po' come gli occidentali a Shanghai tra fine '800 e inizio '900. Frequentiamo locali sul Bund. Intratteniamo relazioni prevalentemente con expat.
Manca solo l'oppio.
Il punto: non è che gli occidentali non abbiano rapporti con i cinesi. Anzi, ce li hanno eccome (vi risparmio battute scontate). Il fatto è che si tratta di cinesi per lo più ricchi o comunque benestanti. E questi cinesi sono assolutamente occidentalizzati. Sono loro che vengono incontro a noi e non viceversa, come dovrebbe essere, calcolando chi sono gli immigrati.
Interpretazione decadente: viviamo un po' come gli occidentali a Shanghai tra fine '800 e inizio '900. Frequentiamo locali sul Bund. Intratteniamo relazioni prevalentemente con expat.
Manca solo l'oppio.
09 maggio, 2007
Adoro Daria Bignardi
08 maggio, 2007
I classici mai visti
So per certo che Giulia sta scrivendo un post concorrente. Devo fare veloce e pubblicarlo prima di lei. Il topic è: i film classici mai visti. La scorsa settimana, per la prima volta, ho guardato Colazione da Tiffany. Pazzesco, eh? Il classico film che ogni ragazzina si è sparata almeno 10 volte. Io meiyou. Oppure: ho recentemente comprato E.T.. Pure quello mai visto. Ma ce ne sono tantissimi. Per dire: Guerre stellari o Metropolis o Jurassic Park... E questi sono i titoli che mi vengono in mente ora, al momento... Potreste anche aiutarmi voi a stilare una lista. Idea: individuiamo 10-15 titoli di film "imprescindibili". Li compro qui in lingua originale (a prezzo di dvd vergine) e poi organizziamo un cineforum a casa mia quando torno. Certo, la proposta è più che altro diretta ai casalesi ma se qn altro vuole dire la sua o aggregarsi... a casa ho anche qualche letto in più (Ok mamma?)!
ps. vi svelo anche uno scoop (un'anteprima quantomeno): la Giulia non ha mai visto Dirty Dancing. hihi.
ps. vi svelo anche uno scoop (un'anteprima quantomeno): la Giulia non ha mai visto Dirty Dancing. hihi.
06 maggio, 2007
Motogp Shanghai - Day 3 (è stata una gara difficile)
Come prevedibile, nonostante la mega pole del Vale, ha vinto di nuovo Stoner. Ma:
1. sono riuscita a entrare grazie al meraviglioso sorriso di alice e a un meccanico troppo gentile della Yamaha, nei box del Vale. foto al bolide;
2. a fine gara con un gruppo di italiani recuperati nel nostro settore ci siamo reimbucati nel paddock e ho visto il Vale in scooter. Mi è passato proprio davanti. Niente scene patetiche, giuro. Anche perchè non ha giustamente cagato nessuno. Sarei stata proprio patetica;
3. ho fatto una foto con Guido Meda. Il mitico Guido Meda. Dialogo: "Guido..." "dimmi tesoro" "possiamo fare una foto" "certo" (foto)(foto)(foto) "grazie, le tue cronache mi mancano moltissimo". sorriso. me ne vado. lo adoro. (e comunque anche con lui non sono stata patetica affatto);
Mo' sono a pezzi, c'era un vento assurdo e comunque è dalle sette di qs mattina che sto in piedi. E' domenica, capirete anche voi che può essere faticoso. Vado a prepararmi che andiamo a mangiare giapo. Bacio
1. sono riuscita a entrare grazie al meraviglioso sorriso di alice e a un meccanico troppo gentile della Yamaha, nei box del Vale. foto al bolide;
2. a fine gara con un gruppo di italiani recuperati nel nostro settore ci siamo reimbucati nel paddock e ho visto il Vale in scooter. Mi è passato proprio davanti. Niente scene patetiche, giuro. Anche perchè non ha giustamente cagato nessuno. Sarei stata proprio patetica;
3. ho fatto una foto con Guido Meda. Il mitico Guido Meda. Dialogo: "Guido..." "dimmi tesoro" "possiamo fare una foto" "certo" (foto)(foto)(foto) "grazie, le tue cronache mi mancano moltissimo". sorriso. me ne vado. lo adoro. (e comunque anche con lui non sono stata patetica affatto);
Mo' sono a pezzi, c'era un vento assurdo e comunque è dalle sette di qs mattina che sto in piedi. E' domenica, capirete anche voi che può essere faticoso. Vado a prepararmi che andiamo a mangiare giapo. Bacio
Solo cinque parentesi.
05 maggio, 2007
Motogp Shanghai - Day 2 (sarà una gara difficile)
Nulla, solita solfa di ieri. Anzi, peggio, mo' pure le Honda ufficiali vanno bene. Per cui passiamo a parlare d'altro. Per quanto mi costi fatica, considerati gli ormai manifesti sintomi della mia sindrome monomaniacale.
Friday night. Uscita con Alice (che, povera, comincia a "sodomizzare" l'imminente partenza della mamma), la mamma per l'appunto, l'amica della mamma e l'ex capa. Passeggiata sul Bund in mezzo a fiumane di cinesi. Cena al Jin Mao, ristorante cantonese al 55simo. Vista notevole (con nebbia), belle chiacchiere, la conversazione giunge al culmine con la teoria di Marta, illustrata per l'occasione da Alice, sui cripto-gay (Annika e Monica non vediamo l'ora di condividerla anche con voi). Dopodichè Glamour tutte insieme. Io alla disperata ricerca, nella migliore delle ipotesi, di Paolo Beltramo al bancone del bar e, nella peggiore, di un qualunque gentile meccanico. Naturalmente non c'è nessuno: meiyou (traducesi con "non ce n'è"). Tentiamo la carta Bar Rouge. Meiyou pure lì. Dopo dieci minuti, Alice in piena crisi di lontananza dalla mamma, che ci aveva salutate addirirttura un'ora prima (apro una parentesi solo per dire: quanto sono fighe la mamma di Alice e la sua amica a venire al Glamour con noi?), io desiderosa di rivedere Mao (Annika non ci crederai ma quando esco di casa dopo un po' mi manca, te lo sto coccolando un sacco) decidiamo di tornare ai rispettivi focolari.
(In questo breve testo conto l'apertura di sei parentesi, con questa sette. Oddio, col titolo otto. Fastidiose, ve'? Lì per lì mi sembravano indispensabili...)
Friday night. Uscita con Alice (che, povera, comincia a "sodomizzare" l'imminente partenza della mamma), la mamma per l'appunto, l'amica della mamma e l'ex capa. Passeggiata sul Bund in mezzo a fiumane di cinesi. Cena al Jin Mao, ristorante cantonese al 55simo. Vista notevole (con nebbia), belle chiacchiere, la conversazione giunge al culmine con la teoria di Marta, illustrata per l'occasione da Alice, sui cripto-gay (Annika e Monica non vediamo l'ora di condividerla anche con voi). Dopodichè Glamour tutte insieme. Io alla disperata ricerca, nella migliore delle ipotesi, di Paolo Beltramo al bancone del bar e, nella peggiore, di un qualunque gentile meccanico. Naturalmente non c'è nessuno: meiyou (traducesi con "non ce n'è"). Tentiamo la carta Bar Rouge. Meiyou pure lì. Dopo dieci minuti, Alice in piena crisi di lontananza dalla mamma, che ci aveva salutate addirirttura un'ora prima (apro una parentesi solo per dire: quanto sono fighe la mamma di Alice e la sua amica a venire al Glamour con noi?), io desiderosa di rivedere Mao (Annika non ci crederai ma quando esco di casa dopo un po' mi manca, te lo sto coccolando un sacco) decidiamo di tornare ai rispettivi focolari.
(In questo breve testo conto l'apertura di sei parentesi, con questa sette. Oddio, col titolo otto. Fastidiose, ve'? Lì per lì mi sembravano indispensabili...)
04 maggio, 2007
Motogp Shanghai - Day 1
Ragazzi si stanno svolgendo in questo momento le prime prove libere di Motogp sul circuito di Shanghai. Le sto seguendo in diretta... dal mac. Il Vale non se la cava male ma Stoner va proprio da paura. La Ducati come al solito tira di brutto. Es. questo giro 325 Km/h per la Ducati di Stoner contro i 312 della Yamaha del Vale... nun se po' vedè. Temo un Qatar/bis. Cmq sono troppo esaltata all'idea di andare a vedere la mia prima gara di Motogp...
Che dite: mi vesto figa o metto la canottierina col numero 46?
Che dite: mi vesto figa o metto la canottierina col numero 46?
03 maggio, 2007
02 maggio, 2007
Sex and The French Concession
Primo pensiero della giornata: Marta è partita e sono triste. Abbiamo passato davvero due belle settimane insieme. Volate via. :-(
Veniamo a noi e al discorso lasciato in sospeso ieri. Lo so che la foto qui sotto è oscena. So anche che molti di voi la troveranno ancora più disgustosa di quella dei grilli (aspetto con ansia un commento di Alessia). Forse perderò qualche lettore. E magari ne guadagnerò di nuovi (non ho grandi aspettative al riguardo, penso ai soliti perversi che Google conduce di tanto in tanto alle pagine ad alto contenuto erotico di questo blog).
Vivo a Shanghai e se trovo qsa di interessante non vedo perchè non documentarlo. Come mi ha fatto acutamente notare il Jimmy, sto facendo mia l'etica giornalistica di Studio Aperto. O forse sono già allo stadio Lucignolo, giudicate voi.
In ogni caso, l'avrete forse già capito, ieri sono stata con Marta in un sexy shop tra Shanxi lu e Julu Lu. Nella foto vedete parte dell'insegna: "sex health". All'interno, ad attendervi, una quarantenne in camice bianco, sorridente, normalissima (potrebbe essere paragonabile, che so, a una commessa del banco gastronomia della coop). Una gentile signora che, vedendo me e Marta molto interessate alla vetrina dei vibratori (eravamo fresche fresche della puntata di S&TC in cui Charlotte non esce più di casa dopo aver scoperto i magici poteri di "The Rabbit") si avvicina a noi, ne indica uno e ci dice: This is very good. Sorridendo placida, ovviamente. Ci sarà rimasta male quando le ho chiesto se potevo fare qualche foto nel negozio.
Ora, è bello e stupefacente osservare l'aura di normalità che avvolge questo negozietto. Ma mi chiedo: cosa c'è di sano nell'oggetto qui sotto? Per i più ingenui;-), che in quel pezzo di cadavere di plastica vedono ancora un pesce: trattasi di un buco. Già. Qui si è decisamente oltre la necrofilia. Accanto al buco-bocca c'erano anche altri interessanti esemplari che ho fotografato ma che evito di pubblicare (sarebbero troppo anche per Lucignolo). I can't help but wonder: in Italia esistono?
Veniamo a noi e al discorso lasciato in sospeso ieri. Lo so che la foto qui sotto è oscena. So anche che molti di voi la troveranno ancora più disgustosa di quella dei grilli (aspetto con ansia un commento di Alessia). Forse perderò qualche lettore. E magari ne guadagnerò di nuovi (non ho grandi aspettative al riguardo, penso ai soliti perversi che Google conduce di tanto in tanto alle pagine ad alto contenuto erotico di questo blog).
Vivo a Shanghai e se trovo qsa di interessante non vedo perchè non documentarlo. Come mi ha fatto acutamente notare il Jimmy, sto facendo mia l'etica giornalistica di Studio Aperto. O forse sono già allo stadio Lucignolo, giudicate voi.
In ogni caso, l'avrete forse già capito, ieri sono stata con Marta in un sexy shop tra Shanxi lu e Julu Lu. Nella foto vedete parte dell'insegna: "sex health". All'interno, ad attendervi, una quarantenne in camice bianco, sorridente, normalissima (potrebbe essere paragonabile, che so, a una commessa del banco gastronomia della coop). Una gentile signora che, vedendo me e Marta molto interessate alla vetrina dei vibratori (eravamo fresche fresche della puntata di S&TC in cui Charlotte non esce più di casa dopo aver scoperto i magici poteri di "The Rabbit") si avvicina a noi, ne indica uno e ci dice: This is very good. Sorridendo placida, ovviamente. Ci sarà rimasta male quando le ho chiesto se potevo fare qualche foto nel negozio.
Ora, è bello e stupefacente osservare l'aura di normalità che avvolge questo negozietto. Ma mi chiedo: cosa c'è di sano nell'oggetto qui sotto? Per i più ingenui;-), che in quel pezzo di cadavere di plastica vedono ancora un pesce: trattasi di un buco. Già. Qui si è decisamente oltre la necrofilia. Accanto al buco-bocca c'erano anche altri interessanti esemplari che ho fotografato ma che evito di pubblicare (sarebbero troppo anche per Lucignolo). I can't help but wonder: in Italia esistono?
01 maggio, 2007
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